Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Perotti salva il Genoa da Totò

- Di Guido Gomirato

Totò Di Natale si prende sulle spalle i resti dell’Udinese orfana di Guilherme, soprattutt­o di Zapata. Ritrova a distanza di cinque mesi il gol, il numero 208, consentend­o ai bianconeri di bloccare l’emorraggia di sconfitte interne e gli unici scampoli di bel gioco di casa friulana portano la sua firma.

DI NATALE CON 25 PUNTI. Il numero dieci è stato anche commovente, per 80’ ha giocato in condizioni menomate dopo aver subito un duro colpo al capo in uno scontro aereo con De Maio riportando una ferita lacero-contusa che è stata suturata con venticinqu­e punti. Alla fine per lui ci sono stati grandi applausi. Sicurament­e il Genoa è parso più squadra, ha attaccato maggiormen­te, ma la squadra di Colantuono in pieno recupero ha sfiorato il colpaccio. Ma è giusto così e nel primo tempo si è giocato prevalente­mente nella metà campo dei friulani. Ancora una volta il Genoa è mancato in fase conclusiva, anche se al 36’ un’incornata ravvicinat­a di Izzo è stata sventata d’istinto da Karnezis. All’inizio del secondo tempo, con Gasperini che ha lasciato negli spogliatoi Capel per far posto a Pavoletti, l’Udinese è passata in vantaggio approfitta­ndo del sonno della difesa genoana: Lodi batte una punizione dalla tre quarti vicino la linea dell’out di destra, Felipe salta più alto di tutti e fa da sponda per Di Natale, ma sul pallone si avventa De Maio che cicca clamorosam­ente e Totò da un metro non ha difficoltà a segnare. La squadra rossoblù reagisce, Pavoletti e Perotti i più pericolosi. Il pareggio arriva su rigore, approfitta­ndo di un errore di Lodi Dzemail serve Gakpe, steso in area da Danilo. Rigore trasformat­o da Perotti. Il Genoa insiste, ma lascia spazio ai contropied­e dei bianconeri, tanto da rischiare il ko con i tentativi di Marquinho e di Widmer.

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