Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

LA SPAL CHE VOLA IN ALTO NON HA NIENTE DI CASUALE

- Di Vincenzo Sardu

Che giornata. Il Bassano e la Spal che volano, la Casertana che si libera da qualsiasi compagnia, il primo sorriso di Siena - e di Bonazzoli i musi lunghi, chilometri­ci di Benevento e Matera. E dalle ultime due è opportuno iniziare perché si tratta di squadre che hanno lottato sino all’ultimo metro di cammino la scorsa primavera per fare il salto in B. Oggi, complici vicende diverse ma accomunate da interventi sul mercato che finora non si sono rivelati felici, lì stanno: in coda il Matera, nella terra di nessuno il Benevento. Uniti, oltre che dal momento-no, anche da un passaggio di testimone, o meglio di tecnico: Gaetano Auteri è un bravo allenatore, lo ha dimostrato tante volte. Ma a Benevento la fortuna sembra voltargli le spalle. Forse qualche errore lo ha commesso, ma ora che nessuno pensi di metterlo in dubbio. Come, invece, già accaduto alla Pro Patria dove il tecnico Oliva è stato esonerato: quasi se il caos dell’estate non avesse causato difficoltà a chi si è trovato a cambiare la categoria da un giorno all’altro. E come potrebbe accadere a Castellamm­are di Stabia, dove la panchina di Ciullo vacilla.

Il Bassano, giubilato nella finale playoff di giugno, ci sta riprovando. Nuovo allenatore, squadra corretta, i patron Rosso padre e figlio zitti zitti puntano ancora alla B. Su cui convergere­bbe volentieri anche la Reggiana che insegue in buona compagnia, con la Feralpi seconda un punto più in alto. Il girone A promette spettacolo. Nel gruppo B invece, a Ferrara tanti sognano già a occhi aperti, la Spal che non poteva essere casuale nel rush intrigante di fine stagione scorsa, ha vinto la quinta partita su cinque gare e in classifica ha già un vantaggio di sei punti sulla seconda. Leonardo Semplici sa che non ci si può cullare sugli allori, ma proverà a battere il ferro finché caldo anche perché di casuale in questo exploit non c’è proprio niente.

Nel girone meridional­e a leggere la classifica le sorprese abbondano. Lecce e Foggia, per ora, nelle retrovie. Detto già del Matera, il Catania sarebbe virtualmen­te secondo se non fosse che il meno 9 iniziale lo costringe tuttora a stare ultimo, ma è questione di poco. La solidità del gruppo e la bravura di Pippo Pancaro regalerann­o altre sorprese ai tifosi etnei dopo le cospicue amarezze mandate giù in estate. Parlando di sorprese non si può non tornare sulla Casertana e sulle più immediate compagne di viaggio. I rossoblù che hanno amplificat­o la crisi della Juve Stabia vantano due punti di margine su una coppia imprevista davvero, formata dall’Andria e dalla Paganese. E poco più in basso, dopo il Benevento, fa capolino l’Akragas allenato dal rampante Legrottagl­ie, del quale tanti che hanno visto le sue partite dicono un gran bene. E con una gara da recuperare chissà.

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