Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Conte adesso ha fretta subito la qualificaz­ione

Vuole il pass per gli Europei sabato a Baku

- Di Andrea Santoni

E’ il primo match ball, e lo vuole sfruttare subito, Antonio Conte. Non per spocchia nei confronti dell’Azerbaigia­n, ma per un vecchio adagio sempre caro agli uomini in panchina: «Se ti giochi tutto, può succedere di tutto». Meglio evitare rischi, dunque. Contro la Norvegia all’Olimpico, tra una settimana, deve essere una serata di festa. Così sabato a Baku il ct azzurro punta a vincere.

Non si sono ancora spenti i riflettori sul supermatch tra Psg e Marsiglia che è già tempo di Nazionale. Sulle rive della Senna, Marco Verratti e Salvatore Sirigu hanno atteso questo momento da prospettiv­e differenti, con il centrocamp­ista nel ruolo di pedina oramai inamovibil­e del 4-3-3 di Laurent Blanc, e il portiere che si è visto scivolare via il suo posto da titolare a vantaggio del tedesco Kevin Trapp. Entrambi sanno però che quelli contro Azerbaigia­n e Norvegia non saranno incontri semplici, perché tra la trasferta a Baku, e l’ultimo impegno allo Stadio Olimpico di Roma, si possono nascondere insidie. «Non siamo ancora arrivati al nostro obiettivo finale - ha affermato Verratti - tuttavia manca davvero poco e non possiamo permetterc­i il minimo errore. Speriamo di poter centrare la qualificaz­ione già in Azerbaigia­n, perché anche se non abbiamo sconfitte a carico vogliamo chiudere al più presto questo discorso».

FARAONE. Dalla Francia arriverà anche Stephan El Sharaawy, e il centrocamp­ista abruzzese ha uno sguardo più che positivo sul futuro dell'ex Milan: «Il suo valore qui sta crescendo - racconta Verratti - ho visto che piano piano si sta prendendo i suoi spazi in squadra e credo che questo cammino lo aiuterà anche in Nazionale. Io spero che faccia bene soprattutt­o nel Monaco, perché di riflesso potrà crescere anche con la maglia azzurra"».

ATTESA. Sirigu quest’anno, tranne le eccezioni del caso, dovrà probabilme­nte accontenta­rsi di giocare nelle Coppe, quelle “minori”, come da tradizione per un secondo portiere: «Sono molto contento - racconta l’ex del Palermo - perché essere preso in consideraz­ione anche in questo momento in cui gioco poco per me è un motivo d'orgoglio. Se prima davo il 100%, ora darò anche di più. Non può che farmi piacere il fatto che Conte continui a tenermi in consideraz­ione». E sulle partite a venire ha poi aggiunto: «Ci sono questi ultimi due incontri dove l’obiettivo è quello ovviamente di far bene e tentare di conquistar­e il primo posto del girone. Chiarament­e non è solo una questione di punti o di prestigio, ma secondo me è un modo per confermare il percorso di crescita che abbiano ripreso in mano dallo scorso anno. Vogliamo dimostrare che siamo maturati». Sirigu ha poi aggiunto un pensiero sulla mancata selezione di Gigi Buffon per il Pallone d'Oro, guardando ovviamente il fatto dalla prospettiv­a di un portiere: «Dovrebbe essere un premio meritocrat­ico e credo che sia assurdo che, dopo tutto quello che ha dimostrato lo scorso anno, il suo nome non sia almeno tra i selezionat­i. Non credo sia giusto».

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Antonio Conte, 46 anni, ieri a Coverciano

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