Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
I segreti del boom? Il Franchi e la difesa
L’ultimo gol preso in casa è stato subìto... dalla squadra di Montella
Impermeabili. Da anni la Fiorentina ha una delle migliori difese del campionato. Le aveva nella squadra viola di Prandelli che aveva il leader del reparto in Frey, l'ha avuta la squadra di Montella che seppur giocasse in modo aggressivo sempre un certo equilibrio ha dimostrato di averlo, leader Neto e Gonzalo. Ma da quest'anno la difesa viola ha davvero fatto un ulteriore salto di qualità. E qui non parliamo più di uomini, anche se Gonzalo è rimasto, parliamo di concetti complessivi.
I NUMERI. Oggi il reparto difensivo viola risulta fin qui il migliore tutta la Serie A. In tutto sono appena quattro gol subiti (le tre reti di Torino e il gol...inutile di Icardi nel netto successo contro i nerazzurri a San Siro ). E pensare che lo stesso Sousa pochi giorni fa parlando della cessione di Savic e dell'arrivo di Suarez ha detto che era proprio il difensore viola il...colpo di mercato. Anche perché oltre allo spagnolo ai viola sono andati...dieci milioni cash. Il tutto, per altro, recuperando un'antica arma dei viola: il fortino del Franchi. Era l'arma vincente di Prandelli, che con Montella (formidabile rastrellatore di vittorie esterne) aveva mostrato crepe preoccupanti. Infatti nelle gare disputate allo stadio fiorentino i viola lo hanno mantenuto inviolato, assolutamente impermeabile, per 360' più, ovviamente, eventuali recuperi. Per la verità la tenuta del Franchi, il suo ritorno a farsi fortino dura addirittura da tempo superiore: conti alla mano la Fiorentina non subisce gol in casa, in campionato dalla bellezza di 571 minuti complessivi, ovvero dal match contro il Cesena vinta per 3-1 dell'era Montella: l'ultima rete incassata dai viola (in campionato) tra le mura amiche, l'uomo che superò le mura del Franchi era stato Alejandro Rodriguez, il 3 maggio scorso. Ma non basta, infatti i numeri parlano anche della differenza fra i gol segnati, tanti, e quelli subìti, come visto pochissimi.
La partenza di Savic sembrava avesse indebolito il reparto, invece...
PIU' DIECI. La differenza è di quelle che fanno pensare: più dieci. Una realtà chiarissima: la squadra di Sousa, strada facendo si sta trasformando in un gruppo di bomber autentici. Segnano in tanti, segnano attaccanti e centrocampisti, meno di un tempo i difensori che...restano a difendere. Ma è questo l'equilibrio che voleva Sousa. Non tutti lo sanno ma il portoghese stima ed è stimato da Montella. Sono amici e Paulo arrivato al club viola è partito proprio dal lavoro fatto da Vincenzino. Poi ha immesso le sue idee, specialmente quelle riguardanti la soluzione difensiva globale. La sua linea a quattro, che tanto ricorda quella del Trap nelle sue Juventus, con tre marcatori e un esterno d'attacco (Cabrini da una parte e Alonso dall'altra). Ma principalmente il doppio mediano davanti alla difesa, pure questa con assonanze con il Trap, dove Vecino e Badelj (ma anche Suarez) offrono copertura all'intero reparto. E tutto essendo passato attraverso un vero terremoto. Già, perché adesso nella porta che fu di Neto c'è Tatarusanu e al centro della difesa c'è Astori invece che Savic. E nonostante tutto questo la nuova Fiorentina con la sua nuova difesa. Zero gol incassati in A al Franchi, si è detto, con Milan, Genoa, Bologna e Atalanta. A parte la ripresa del match con il Toro e il gol della bandiera di Icardi, quota zero anche con il Carpi e il Belenenses. Male solo nella gara «horribilis» di Coppa con il Basilea. Nessun dubbio, una delle armi vincenti della Fiorentina di Sousa sta proprio lì, in mezzo a Tatarusanu e compagni.