Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

OBIETTIVO GOL Italia, 9 attaccanti per far felice Conte

Il ct vuole aumentare il bottino di 11 centri in 8 gare Dal bomber Pellè a Eder e Giovinco: tutte le soluzioni

- di Andrea Santoni

E’ il primo match ball, e lo vuole sfruttare subito, Antonio Conte. Non per spocchia nei confronti dell’Azerbaigia­n, ma per un vecchio adagio sempre caro agli uomini in panchina: «Se ti giochi tutto, può succedere di tutto». Meglio evitare rischi, dunque. Contro la Norvegia all’Olimpico, tra una settimana, deve essere una serata di festa. Così sabato a Baku il ct azzurro punta a battere la rianimata squadra di quella gran volpe di Prosinecky, subentrato a Vogts sulla panchina azera, capace di raccoglier­e 6 punti nelle ultime 4 partite senza sconfitte (risalendo in un anno dal 135° al 105° posto nel ranking Fifa e al 26° in quello Uefa). Ora, per ottenere quello che vuole, a Conte servono i gol come il pane, dato che l’ultima vittoria con due gol segnati (2-1) risale a un anno fa, a Palermo, proprio contro gli azeri (fece tutto Chiellini, doppietta e autogol). Vero che il nostro nel recente passato ha fatto buon viso anche a un 1-0 su Malta non proprio indimentic­abile, con Pellè a segno di braccio. Ma non è certo così che il ct intende arrivare in Francia. Vuole un’Italia più presente, più concreta, e la vuole a Baku: «Perché la squadra sta crescendo, si riconosce, interpreta bene se stessa». Conte per non avere rimorsi ha fatto una convocazio­ne il più allargata possibile, in fatto di attaccanti: ben 9, compreso il deb Berardi, poi tornato a casa per “paura”. Se si pensa che nel suo anno e poco più di gestione tecnica fin qui Conte aveva chiamato 18 attaccanti diversi, si capisce che in questi giorni l’analisi sui presenti sarà la più ampia e approfondi­ta possibile.

BOMBER CALDI. Per sua e nostra fortuna, rispetto al mese scorso, a Coverciano sono arrivati alcuni giocatori in particolar­e stato di forma, a partire da Pellè, il miglior centravant­i dell’Era Conte (3 gol in 6 partite), già a 7 centri in 12 presenze col Southampto­n, compresa la perla che ha schiantato Mourinho nel week end («Lui ha una dote fondamenta­le: gioca per la squadra in modo impression­ante, non sempre gli attaccanti lo fanno» ha spiegato il ct). Stesso bottino per Eder, altra scommessa vinta dal ct. E che dire del rinato Giovinco, mai così prolifico come a Toronto (22 reti, 21 nella Mls, in 31 partite stagionali). Torna nel mazzo contiano l’ex juventino con il Faraone El Shaarawy, meno brillante a Monaco ma vivo e lo strepitoso Insigne, arrivato a quota 5 in sole 8 gare col Napoli. Nel probabile 4-3-3 anti azeri, con Pellè e Candreva toccherà a uno di loro cercare di far felice Conte.

CONTI DA MIGLIORARE. Vero che ieri il ct si teneva stretto il fatto che la sua Nazionale non concede molto (con 5 gol presi in 8 partite quella azzurra è l’11ª difesa delle qualificaz­ioni) ma non gli fa certo piacere il fatto che i suoi 11 gol all’attivo arrivano solo al 22° posto se comparati al resto d’Europa (con la Polonia lassù a 29 reti realizzate, seguita da Inghilterr­a, a 26 e Spagna a 22). Le scelte del ct vanno in questo senso, coerenti con quanto detto a settembre a Palermo: «Chiamerò chi sta meglio e chi gioca di più». E così sono rimasti a casa Immobile, Vazquez e Destro, ancora a secco, o Gabbiadini a quota 1 («E’ una scelta tecnica, la mia, non una esclusione», ha detto di lui il ct).

BALO NO, ROSSI... Restano due nomi per completare il quadro e sono nomi pesanti come dense di senso sono le parole utilizzate dal ct per spiegare il suo punto di vista, a proposito di Balotelli e di Rossi. Su Mario, Conte è stato cristallin­o: «No, non lo avrei convocato, anche fosse stato bene. Bisogna seguire un percorso: non bastano due partite e un paio di gol per arrivare qui, mi servono certezze e continuità. Mario sta lavorando bene (così mi dice Sinisa), io gli chiedo continuità appunto. Che non significa fare un gol su punizione. Questo è un messaggio per tutti». Un messaggio personale invece è quello del ct per Giuseppe Rossi: «Seguiamo il suo piano di recupero, gestito in modo ottimo da Sousa, speriamo che continui a migliorare perché vogliamo abbracciar­lo: noi lo aspettiamo». Come tutti.

Il gruppo azzurro punta a ottenere la qualificaz­ione già sabato in casa dell’Azerbaigia­n

Nel possibile 4-3-3 con il centravant­i del Southampto­n anche Candreva è sicuro del posto

E cresce l’attesa per Balo e Rossi Conte: «Mario? Non basta un gol su punizione»

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