Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Ma Berardi si fa da parte: «Ha dolore...»
- Pupillo di Baggio, che un paio di settimane fa a Walter Veltroni, sul Corriere dello Sport-Stadio ne aveva parlato come del “suo” predestinato del calcio italiano; finalmente approdato in Nazionale, dopo un lungo avvicinamento ma rimasto a Coverciano il tempo di un paio di esami medici e di una chiacchierata con il ct; insomma questo matrimonio tra Domenico Berardi e l’azzurro dei grandi non si può fare anche stavolta. Il problema fisico accusato domenica mattina, prima di Empoli-Sassuolo, non è risultato così grave, agli accertamenti diagnostici eseguiti ieri a Firenze, da giustificarne il taglio da parte del ct. E allora perché il gioiello del Sassuolo ha salutato tutti in fretta, rientrando alla base? A spiegarlo in modo puntuale è stato lo stesso Conte: «Domenico è stato sottoposto a risonanza dalla quale non risulta niente di particolare, ma sono passate solo 24 ore dal problema avvertito a Empoli. Lui accusa molto dolore. È un po’ spaventato da questo problema, quindi preferisce curarsi. Lo posso capire visto che viene da una recidiva importante. Torna a casa con grande dispiacere da parte nostra, che avremmo voluto finalmente conoscerlo perché è un ragazzo che può giocarsi le sue carte, come altri che erano nell’Under 21 e che a giugno scorso erano agli Europei». Tutto vero ma la sensazione personale è che il ct avrebbe preferito più coraggio da parte del ragazzo, che con l’azzurro ha un passato iniziato in salita. La sua mancata risposta alla convocazione con la Under 19, due anni e mezzo fa, per gli Europei di categoria in Russia, gli costò 9 mesi di sospensione (poi diventati 8) da parte della Federazione.
ECCO ANTONELLI. Se per Berardi il ct ha deciso di non chiamare un altro attaccante (gliene restano 8), in nottata è arrivato il milanista Luca Antonelli, viste le condizioni non ottimali dell’interista Santon, che sarà monitorato in vista della partenza per Baku di giovedì.
JOLLY. Intanto un nuovo protagonista si conferma sempre di più anche in ambito azzurro: Alessandro Florenzi. Di lui il ct ha parlato in modo lusinghiero, riconoscendogli «intelligenza tattica unica». Aveva incuriosito il fatto che il romanista fosse stato inserito nella lista azzurra tra i difensori. Per il ct si tratta però di un terzino solo nel momento in cui l’Italia si troverà ad affrontare squadre chiuse, altrimenti i primi titolari del ruolo restano Darmian e De Sciglio: «Florenzi io lo vedo interno nel centrocampo a tre o esterno in quello a due» ha puntualizzato Conte. Che di sicuro Florenzi lo vede molto bene.