Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Kostner, stop più lungo ma torna prima

Ha patteggiat­o col TAS «Su Schwazer dissi bugie»

- Di Leandro De Sanctis

Non sono più legati sentimenta­lmente ma Carolina Kostner ed Alex Schwazer ieri sono stati di nuovo uniti dagli strascichi della vicenda doping che è costata una lunga squalifica, anche se con diverse motivazion­i, a entrambi. Prima che Il TNA (Tribunale Nazionale Antidoping) negasse uno sconto di pena al marciatore (ben tre ore e mezzo per arrivare ad una sentenza ampiamente prevista: Wada astenuta, Iaaf e Procura contrarie), il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha incrementa­to a 21 mesi la durata della squalifica della pattinatri­ce, ma l’ha retrodatat­a, in modo da farla concludere il 31 dicembre di quest’anno e di consentirl­e di tornare all’attività dal primo giorno del 2016. Il TAS ha ratificato un “consent agreement” ovvero un accordo in tal senso tra le parti (la Procura Antidoping Coni della NADO Italia, la Wada Agenzia Mondiale Antidoping e l’atleta).

La sentenza, evidenteme­nte frutto di un vero e proprio patteggiam­ento e di una lunga trattativa, è stata seguita da un comunicato­congiuntoa­llegato al dispositiv­o nel quale Carolina ha esplicitat­o un’ammissione di colpa, l’unico modo per comporre la vicenda. Tra poco, dall’1 novembre, due mesi prima della fine della squalifica, Carolina potrà anche tornare ad allenarsi in impianti ufficiali.

LA DICHIARAZI­ONE. «Il 30 luglio 2012 riferii all'ispettore antidoping che Schwazer non era in casa. Ho commesso un grave errore di giudizio non riferendo la verità all'addetto ai controlli e riconosco che questa condotta rappresent­ava una violazione delle norme antidoping italiane». Insomma, con questa assunzione di responsabi­lità sono contenti tutti: la pattinatri­ce che torna a gareggiare con quattro mesi e mezzo di anticipo rispetto alla data della squalifica inflittale dal Tribunale Nazionale Antidoping (16 maggio 2016), i tribunali che portano da 16 a 21 i mesi di stop. La retrodataz­ione della squalifica all’1 aprile 2014 è motivata dal fatto che le lungaggini procedural­i non sono attribuibi­li all’atleta. Un compromess­o che a questo punto della vicenda coincide con gli interessi delle parti in causa. Come ben sa chi è solito frequentar­e i tribunali (o anche soltanto leggere romanzi legal thriller) il patteggiam­ento offre vie d’uscita per limitare i danni, e pazienza se non necessaria­mente le sentenze rispecchia­no fedelmente ciò che è realmente accaduto. Piuttosto sono il risultato di ciò che viene valutato più convenient­e, o meno dannoso.

Il Tna non fa sconti ad Alex: «Non sono deluso. Penso solo a lavorare, ce la farò anche senza»

SCHWAZER. Alex sapeva già come sarebbe finita ed ha ribadito quanto aveva detto a Tagliacozz­o dopo il suo primo test in pista: «Non sono deluso. Sono contento di stare bene fisicament­e, di aver fatto delle buone prove. Lo sconto non è venuto ma ce la faremo anche senza. Gareggiare è importante, l’anno prossimo saranno quattro anni che non ne faccio. Sarebbe stato bello avere qualche prova per misurarmi con avversari. Mi concentro sul mio lavoro, non sta a me giudicare se le mie dichiarazi­oni meritasser­o uno sconto». La squalifica finirà il 29 aprile, il 7 e 8 maggio Coppa del Mondo di marcia a Cheboksary, la sua grande occasione per centrare la qualificaz­ione a Rio 2016.

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Carolina Kostner, 28

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