Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Under 21 spettacolo in Slovenia Monachello ne fa due
Il talento dell’Atalanta entra e segna due gol, il granata chiude
Buona anche la seconda, grazie soprattutto a un super Monachello. Ha deciso lui, il centravanti dell’Atalanta, entrando nella ripresa: due gol e un assist, come fanno quelli che contano. E così l’Italia si porta a 6 punti nel cammino che Di Biagio vuole finisca alla vetta del girone al più presto. Ora ci aspetta l’Irlanda, martedì a Vicenza, ma intanto ce ne torniamo nei confini nazionali con una altro buon capitolo alle spalle.
MEDIANA IMBOTTITA. E pensare che in avvio la partita è stata lenta, soprattutto per via di un centrocampo trafficatissimo. Il 5-3-2 sloveno si trasforma spesso in 3-5-2 con i due esterni difensivi che arrivano da dietro. Le nostre ali, invece, non si allargano: Bernardeschi da destra viene sempre dentro il campo e Benassi fa altrettanto per via delle sue doti naturali di interno. In questo modo le due squadre non riescono a dare spazio alle trame preferite e i primi sussulti arrivano soprattutto dalle conclusioni da lontano. Il più bravo è Mandragora, che all’11' si coordina benissimo e chiude con il sinistro da 25 metri: di pochissimo al lato.
SVEGLIA. A dare una scossa è una combinazione azzurra su punizione, ben studiata evidentemente: Bernardeschi finta il tiro e si defila, parte Cataldi che però serve (bene) lo stesso attaccante della Fiorentina che è già sul fondo, il pallone arriva teso in mezzo ma la difesa di casa riesce a liberare. Poi un brivido per noi. L’ottimo Sporar, che da solo tiene testa a tutto il quartetto difensivo azzurro, si invola a sinistra, il suo tentativo è smorzato da Murru ma la palla arriva sulla scivolata congiunta Zahovic-Rugani: con Cragno fuori causa il pallone finisce sul fondo. Ci provano anche i nostri attaccanti, Cerri e Boateng. Prima il centravanti con una girata di testa (21') messa sopra la traversa da Sorcan, poi la punta del Bari con una bella mezza girata su cross di Murru (32') che però va alta.
POCHI SBOCCHI. L’Italia chiude il primo tempo guadagnando un po’ di campo e con un maggiore possesso, ma in generale non c’è ampiezza e gli sbocchi alla fine risultano pochi o nulli. Di Biagio, però, deve essersi fatto sentire negli spogliatoi, perché l’Italia nel secondo tempo sembra avere un’altra convinzione. Il primo buon frutto è un invito di Benassi per Boateng, tra le gambe dei difensori sloveni: il tentativo dell’attaccante, però, è chiuso bene in uscita da Sorcan.
CAMBIO. Al quarto d’ora, quando vede che Di Biagio lo sta per togliere, si sveglia Bernardeschi con un’azione finalmente degna di lui. Praticamente da solo si lancia in area dalla destra e va a concludere con il suo sinistro, ma il tiro viene intercettato da Sorcan. Sulla ribattuta Cataldi cicca clamorosamente e poi Benassi chiude a giro sul secondo palo: fuori di un niente. Bernardeschi esce subito dopo e Monachello, che entra al suo posto risulta decisivo. Mentre le due squadre provano il tutto per tutto, il centravanti dell’Atalanta va a combattere su ogni pallone e alla fine la sua voglia è premiata. Al minuto 71 Benassi mette in mezzo un pallone da sinistra, quasi dalla bandierina del corner: Monachello sceglie bene il tempo e tira forte col suo mancino, la palla arriva tesa e Sorcan la tocca solamente senza poter evitare il nostro vantaggio. A questo punto Di Biagio inserisce Verre e passa al 4-5-1 e mentre la Slovenia impensierisce Cragno, bravo a chiudere sul tiro di Stulac, è ancora Monachello a timbrare: sulla trequarti riceve palla, si gira e lascia partire un’altra botta, sempre sul palo più lontano. E’ il 2-0 per noi. La ciliegina è di Benassi. Assist? Di Monachello, evidentemente in stato di grazia. Il centrocampista del Torino si invola sull’invito del compagno e chiude col sinistro battendo Sorcan in uscita. E così la festa azzurra, che era già cominciata, è esplosa a cinque minuti dalla fine per poi durare tutta la serata.
Settanta minuti di sofferenza poi il tris nel finale. Gli azzurri tornano in campo martedì a Vicenza