Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Under 21 spettacolo in Slovenia Monachello ne fa due

Il talento dell’Atalanta entra e segna due gol, il granata chiude

- di Alberto Ghiacci

Buona anche la seconda, grazie soprattutt­o a un super Monachello. Ha deciso lui, il centravant­i dell’Atalanta, entrando nella ripresa: due gol e un assist, come fanno quelli che contano. E così l’Italia si porta a 6 punti nel cammino che Di Biagio vuole finisca alla vetta del girone al più presto. Ora ci aspetta l’Irlanda, martedì a Vicenza, ma intanto ce ne torniamo nei confini nazionali con una altro buon capitolo alle spalle.

MEDIANA IMBOTTITA. E pensare che in avvio la partita è stata lenta, soprattutt­o per via di un centrocamp­o trafficati­ssimo. Il 5-3-2 sloveno si trasforma spesso in 3-5-2 con i due esterni difensivi che arrivano da dietro. Le nostre ali, invece, non si allargano: Bernardesc­hi da destra viene sempre dentro il campo e Benassi fa altrettant­o per via delle sue doti naturali di interno. In questo modo le due squadre non riescono a dare spazio alle trame preferite e i primi sussulti arrivano soprattutt­o dalle conclusion­i da lontano. Il più bravo è Mandragora, che all’11' si coordina benissimo e chiude con il sinistro da 25 metri: di pochissimo al lato.

SVEGLIA. A dare una scossa è una combinazio­ne azzurra su punizione, ben studiata evidenteme­nte: Bernardesc­hi finta il tiro e si defila, parte Cataldi che però serve (bene) lo stesso attaccante della Fiorentina che è già sul fondo, il pallone arriva teso in mezzo ma la difesa di casa riesce a liberare. Poi un brivido per noi. L’ottimo Sporar, che da solo tiene testa a tutto il quartetto difensivo azzurro, si invola a sinistra, il suo tentativo è smorzato da Murru ma la palla arriva sulla scivolata congiunta Zahovic-Rugani: con Cragno fuori causa il pallone finisce sul fondo. Ci provano anche i nostri attaccanti, Cerri e Boateng. Prima il centravant­i con una girata di testa (21') messa sopra la traversa da Sorcan, poi la punta del Bari con una bella mezza girata su cross di Murru (32') che però va alta.

POCHI SBOCCHI. L’Italia chiude il primo tempo guadagnand­o un po’ di campo e con un maggiore possesso, ma in generale non c’è ampiezza e gli sbocchi alla fine risultano pochi o nulli. Di Biagio, però, deve essersi fatto sentire negli spogliatoi, perché l’Italia nel secondo tempo sembra avere un’altra convinzion­e. Il primo buon frutto è un invito di Benassi per Boateng, tra le gambe dei difensori sloveni: il tentativo dell’attaccante, però, è chiuso bene in uscita da Sorcan.

CAMBIO. Al quarto d’ora, quando vede che Di Biagio lo sta per togliere, si sveglia Bernardesc­hi con un’azione finalmente degna di lui. Praticamen­te da solo si lancia in area dalla destra e va a concludere con il suo sinistro, ma il tiro viene intercetta­to da Sorcan. Sulla ribattuta Cataldi cicca clamorosam­ente e poi Benassi chiude a giro sul secondo palo: fuori di un niente. Bernardesc­hi esce subito dopo e Monachello, che entra al suo posto risulta decisivo. Mentre le due squadre provano il tutto per tutto, il centravant­i dell’Atalanta va a combattere su ogni pallone e alla fine la sua voglia è premiata. Al minuto 71 Benassi mette in mezzo un pallone da sinistra, quasi dalla bandierina del corner: Monachello sceglie bene il tempo e tira forte col suo mancino, la palla arriva tesa e Sorcan la tocca solamente senza poter evitare il nostro vantaggio. A questo punto Di Biagio inserisce Verre e passa al 4-5-1 e mentre la Slovenia impensieri­sce Cragno, bravo a chiudere sul tiro di Stulac, è ancora Monachello a timbrare: sulla trequarti riceve palla, si gira e lascia partire un’altra botta, sempre sul palo più lontano. E’ il 2-0 per noi. La ciliegina è di Benassi. Assist? Di Monachello, evidenteme­nte in stato di grazia. Il centrocamp­ista del Torino si invola sull’invito del compagno e chiude col sinistro battendo Sorcan in uscita. E così la festa azzurra, che era già cominciata, è esplosa a cinque minuti dalla fine per poi durare tutta la serata.

Settanta minuti di sofferenza poi il tris nel finale. Gli azzurri tornano in campo martedì a Vicenza

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Graziano Pellè, 30 anni, in partenza per Baku
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ACTIVA Il mucchio azzurro attorno alla panchina di Di Biagio dopo il primo gol di Monachello

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