Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
MIHAJLOVIC DOPPIA SVOLTA
Patto con Galliani e cambio di modulo, il tecnico prova a far ripartire il Milan «Ho sentito Berlusconi usciremo da questa crisi»
Sinisa Mihajlovic si è sforzato, ieri a Monza, di ostentare un minimo di serenità in una settimana così lunga e difficile, innescata dal tremendo 0-4 contro il Napoli. Innanzitutto il tecnico ha confessato che ha voluto affrontare Berlusconi di sua spontanea volontà, senza attendere troppo tempo.
«Ho chiamato io (già lunedì; ndr) il presidente - ha spiegato - È giusto parlarsi... Qualche volta mi chiama lui, altre volte lo faccio io. È normale. Sono sereno». Mercoledì pomeriggio, invece, a Milanello ha affrontato l’ad Galliani con il quale ha cercato di rimettere a fuoco i problemi di questo Milan. Anche se il club rossonero è in fermento e il presidente Berlusconi non è assolutamente soddisfatto del rendimento in questa prima fase del campionato. «Non c’è bisogno di chiacchierare con Galliani per capire quali sono i problemi del Milan. Penso che si vedano anche a occhio nudo quali siano i problemi - ha detto - Comunque abbiamo parlato di calcio, ci siamo confrontati su alcune cose, è stata una chiacchierata costruttiva. Ci sentiamo tutti i giorni per cercare di risolvere i problemi. È un momento difficile, la squadra non gira e non arrivano i risultati. Non è la prima volta che mi capitano certe situazioni, ne usciremo. Galliani mi ha confermato la fiducia? Alla fine bisogna solo vincere, quello che parla è il campo». Honda non ha usato mezzi termini per spiegare cosa pensa della situazione di questo Milan («serve investire come il Psg, Mihajlovic non può dare la colpa ai giocatori»). «Non è da lui dire certe cose, ma non so bene come è andata veramente... Se fossero vere mi stupirebbero perché Honda è un professionista e un ragazzo serio... Non ho dato troppo peso, poi quando tornerà ne parleremo», ha detto il tecnico.
Il test di ieri a Monza potrebbe essere stato il primo passo verso un Milan tatticamente diverso. «Nel primo tempo abbiamo giocato col modulo classico - ha spiegato Mihajlovic - nella ripresa abbiamo cambiato per cercare nuove soluzioni». Nella sfida contro il Torino si vedrà già il Milan schierato con il 4-4-2? «Vedremo... Non abbiamo la possibilità di lavorare visti gli impegni dei nazionali. Abbiamo solo nove calciatori della prima squadra. Gli altri torneranno entro giovedì e sabato giocheremo nuovamente». Mexes è ancora indietro come condizione. Ha spiegato Mihajlovic: «Mexes ha personalità ma ha iniziato solo mercoledì ad allenarsi ma speriamo che continui senza avere altri inconvenienti». In campionato nulla è ancora del tutto perduto: «La Fiorentina ha 9 punti di vantaggio sul Milan e sono meritati, ma non è detto che il campionato finisca così».
L’ad rossonero ha cercato di minimizzare lo stato d’ansia e di preoccupazione. «Mihajlovic? C'è assolutamente fiducia in Sinisa - ha garantito Galliani - No, non ho voglia di fare commenti perché la mia lunga storia calcistica mi ha insegnato che chi vince parla, mentre chi perde deve stare zitto. Speriamo di tornare presto a parlare». Balotelli è già da Nazionale, anche se Conte non sembra disposto per il momento a considerarlo? «Non mi metto al posto di Conte» ha risposto Galliani.
Anche il veterano rossonero è venuto in soccorso del Milan e di Mihajlovic in un momento così difficile del campionato. Prima di tutto ha esaltato il gol di Cerci. «Alessio ne aveva tanto bisogno per il morale. Deve credere di più in se stesso, perché è un campione e ha grandi qualità - ha detto il portiere rossonero - Ha segnato un gran gol, in pochi riescono a firmare reti del genere». I problemi del Milan: «I ragazzi si impegnano come matti, ma non basta. Dobbiamo avere meno pensieri e più personalità».