Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Badelj sicuro «Viola prima non a caso»
Regista silenzioso in campo, ma anche leader silenzioso di una Fiorentina che vince e convince: Milan Badelj si è ormai ritagliato un ruolo preciso dentro la squadra viola e sembrano (sono) lontani i tempi in cui l'ex centrocampista dell'Amburgo faticava non poco per ripagare il club dell'investimento fatto, dando ragione a chi credeva di essere di fronte ad un corpo estraneo e individuava nel suo limitato dinamismo la causa principale delle difficoltà. Poi, nella seconda parte della scorsa stagione, probabilmente concluso il periodo di naturale ambientamento, Badelj ha iniziato a dimostrare di essere invece svelto di testa e di piedi tanto da meritare con continuità una maglia da titolare da Montella (37 le presenze totali: 21 in campionato, 13 in Europa League e 3 in Coppa Italia).
E la storia si sta ripetendo con Paulo Sousa (5 presenze in Serie A, 2 in Europa League al momento). Montella e Paulo Sousa: due allenatori che un ruolo così lo mettono sempre al centro del rispettivo progetto tattico e non è quindi per grazia ricevuta che il 26enne di Zagabria ci sia adesso e ci fosse allora. Se la Fiorentina è lassù in testa alla classifica un po' del merito è anche di Badelj. Che difatti nel ritiro della Nazionale croata si gode il primato della Fiorentina. «Le premesse - ha dichiarato a Vecernji - erano state positive e confortanti, perché abbiamo cominciato a vincere fin dal precampionato, nelle amichevoli e nelle partite dei vari tornei. Le abbiamo vinte praticamente tutte e questo significa che la posizione
di classifica non può essere casuale».
La Fiorentina sta dove doveva stare insomma ed è complicato dare torto al centrocampista viola che insieme a Vecino o Borja Valero si divide i compiti nella costruzione del gioco. Ed è altrettanto giusto che Badelj elogi il percorso sotto la guida di Paulo Sousa, pur nella consapevolezza che ci sono troppe settimane e troppe gare davanti per estendere i complimenti a qualcos'altro. «Iniziare mettendo in fila un successo dietro l'altro non è mai semplice, per questo nel nostro gruppo siamo molto felici di quello che stiamo facendo». Ora tutto sulla Croazia.