Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Scende il gelo tra Kukoc e il Livorno
Il difensore: «Sull’Avellino un errore». Ma il club si dissocia
Scoppia il "caso" Tonci Kukoc, il Briegel amaranto. Quale è stata la causa? Alcune dichiarazioni rilasciate sul conto dell'Avellino che domenica sarà di scena all'Ardenza. Il giocatore nel corso di una conferenza stampa aveva detto in maniera molto esplicita. «L'Avellino ce lo mangiamo. Non dobbiamo avere paura perché loro hanno molti punti meno di noi: Il nostro obiettivo è puntare in alto e sono sicuro che domenica ce lo mangeremo». E sul suo stato di forma: «Non sono venuto a Livorno certamente per prendere il sole: Qui ci sono tutte le carte in regola per disputare un grande campionato. Dobbiamo sempre puntare in alto. Io mi trovo al 50% e posso giocare cento volte meglio rispetto a Cesena. Nel Cska ho giocato largo nel 3-5-2 mentre a Brescia ho fatto anche il quarto nel 4-4-2... ».
CHIARIMENTO - Dopo le parole sul conto dell'Avellino, Kukoc è intervenuto con questa dichiarazione, battendosi il petto: «Non intendevo assolutamente portare offesa alla città di Avellino. La mia frase è stata sicuramente fuori luogo. L'Avellino è una formazione valida e competitiva e la sua città, che mi auguro presto di conoscere, merita già da ora i migliori apprezzamenti». Il Livorno calcio ha voluto prendere le distanze da quanto ha detto il suo tesserato. Attraverso un comunicato si è espresso in questi termini: «L'A.S. Livornosirammaricaperquantodichiarato dal proprio tesserato nei confronti della città irpina e di una società amica quale l'Avellino che al nostro pari da sempre si impegna per portare in alto i valori della lealtà rispetto e fair play nello sport». Caso chiuso? Forse.
CRISI DA SUPERARE - Intanto il Livorno è stato bocciato con lo Spezia e il Cesena. Erano due esami importanti per conoscere il suo reale valore. Vi sono delle attenuanti e nessuno lo nega come l'assenza di alcuni giocatori primo fra tutti Vantaggiato, il "toro brindisino", goleador del campionato. Purtroppo dovrà rimanere assente per altre due settimane. E questo sarà un handicap notevole per Panucci già costretto a rinunciare a Valjushi e Fedato anche loro lontani dal terreno di gioco per due partite. Vi sono poi da considerare i forfait dei giovani nazionali come Calabresi e Maicon per cui vi saranno problemi nell'allestire il Livorno che dovrà vedersela contro un Avellino arrabbiatissimo. La posizione di Panucci è solida per cui c'è solo da cercare di mettere insieme una squadra che sia in grado di lottare e avere una maggiore sicurezza in difesa dove, come dice il tecnico savonese «continuiamo a prendere gol da polli». Calabresi va utilizzato al centro della difesa con il rientro di Maicon a destra il quale offre una spinta offensiva maggiore. Lambrughi è sempre stato un esterno sinistro e solo in caso di necessità si spotava al centro per cui dovrebbe ritornare nel suo ruolo naturale con la coppia centrale formata da Calabresi-Ceccherini. Contro l'Avellino, però, vedremo ancora Ceccherini-Lambrughi con Moscati a destra e Gasbarro (con l’interrogativo di Kukoc) a sinistra. A centrocampo Biagianti in ripresa e in ballottaggio con Schiavone. La prima linea dovrebbe essere formata da Aramu, Comi, Pasquato con Jelenic in alternativa e Bunino riserva. Panucci punta molto su Comi che dovrà sbloccarsi, essere più combattivo e affrontare i difensori a muso duro.
Intanto il tecnico pensa alla squadra da poter mandare in campo domenica Sempre emergenza