Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Schillaci, Toni e i debutti over in Nazionale

Moretti il deb più anziano E Di Livio convinse 4 ct...

- Di Furio Zara

Tra tardi e mai c’è lo spazio di un’opportunit­à. E’ quella che capita agli azzurri nati vecchi, nel senso che hanno debuttato quando ormai nessuno ci pensava più, come certe zitellone che in un’estate ringiovani­scono, azzeccano il taglio dei capelli e segnano gol di stinco e in rovesciata, ma chi l’avrebbe detto?

Il più delle volte l’occasione ti passa accanto, e manco te ne accorgi. Le rare volte che riesci a pigliarla - quell’occasione - allora ti chiami Totò Schillaci, hai ventisei anni, fino all’altro ieri hai giocato tra la polvere del Celeste di Messina e quelle che ti aspettano solo le Notti Magiche. Schillaci ballò una sola estate - quella di Italia 90 - e anche la cronologia delle sue partite sta a confermarc­i che tutta la sua carriera è racchiusa in quel bozzolo di tempo incantato: debutto il 31 marzo 1990, amichevole a Basilea, ultima maglia azzurra il 25 settembre 1991 a Sofia, altra amichevole. In mezzo: 16 presenze (con Vicini ct) e 7 reti, di cui 6 ai Mondiali. Luca Toni ha debuttato a ventisette anni - nel 2004 - vergine anche lui, come Schillaci, della solita trafila nelle giovanili azzurre. Il ct Lippi lo convocò perché non si poteva rimanere indifferen­ti a uno che - seppure in B col Palermo - l’aveva buttata dentro 30 volte.

Si può debuttare tardi (il record è di Emiliano Moretti, 33 annie 5 mesi: dopo di lui Mauro Tassotti, 32 anni e 9 mesi) e prendersi tutto il tempo che ti serve per farti le tue 40 presenze in nazionale: così Angelo Di Livio, il Soldatino, chiamato per la prima volta in azzurro nel 1995 e capace di resistere a quattro mandati: Europeo con Sacchi (1996), Mondiale con Maldini (1998), Europeo con Zoff (2000) e infine Mondiale con Trapattoni (2002): duracell dura di meno. Ci sono apparizion­i estemporan­ee, debutti che durano un attimo: Daniele Zoratto, pupillo di Sacchi, venne chiamato a 31 anni, Carlo Nervo (31 pure lui) arrivò in azzurro quando ormai aveva la lingua fuori da quanto aveva corso; più recenti i casi di Peppe Mascara e Sergio Pellissier (30 anni), con l’attaccante del Chievo che al debutto ha fatto gol contro l’Irlanda del Nord. Capita di esordire tardi perché davanti a te ci sono monumenti: così il Giaguaro Castellini (31 anni) che negli anni ‘70 e ‘80 era chiuso da Albertosi e Zoff. Oppure tra tardi e mai, buona la seconda: così Dario Hubner, che vinse la classifica dei capocannon­ieri nel 2002 col Piacenza: 24 gol ma 35 anni, fuori tempo massimo.

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Luca Toni, 47 gare e 16 gol
 ??  ?? Totò Schillaci, 16 gare e 7 gol
Totò Schillaci, 16 gare e 7 gol

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