Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Al suo fianco Eder se Conte vara il 4-4-2

Pirlo in dubbio: c’è Verratti El Shaarawy può arretrare

- Di Alessandro Rialti

Antonio Conte ha continuato i suoi esperiemen­ti fino all’ultimo giorno del suo ritiro a Coverciano e prima di partire per Baku. Certo che il forfait di Berardi prima e di Insigne poi, gli hanno complicato la vita, in attesa del doppio match con Azerbaigia­n e Norvegia, dai quali risultati dipende la qualificaz­ione agli Europei 2016. Anche ieri si è rafforzata l’ipotesi Pellè-Eder in attacco, mentre in difesa si va verso la coppia Bonucci-Chiellini, con Darmian e il milanista De Sciglio sulle fasce. Ma è sulla formula che questa volta Conte appare dibattuto tra l’usuale 4-3-3 e il 4-4-2 provato anche durante l’ultimo allenament­o, in cui è prevalso il lavoro tecnico-tattico con una serie di partitelle a tutto campo e un'alternanza continua dei 27 giocatori a disposizio­ne, compresi Bonaventur­a (appena aggregato per il ko di Insigne) e Santon che a inizio settimana aveva svolto lavoro differenzi­ato per un affaticame­nto muscolare. Secondo queste verifiche, Conte potrebbe davvero schierare l'Italia inizialmen­te con il 4-4-2.

Negli allenament­i di questi giorni il ct ha alternato Pirlo (che è in dubbio) e Verratti mentre per l'altra maglia di centrocamp­ista centrale il ballottagg­io è fra Parolo (favorito) e Bertolacci. Per quanto riguarda gli esterni appaiono in rialzo le quotazioni di El Shaarawy sulla corsia sinistra e per quella destra si stanno giocando un posto Florenzi e Candreva. In avanti, come detto, Eder pare favorito in coppia con Pellè. Il programma degli azzurri prevede un allenament­o a porte chiuse domani alle 11,30 (ore 8,30 italiane) e la rifinitura in serata presso l'Olympic Stadium di Baku. La gara di sabato alle 18 ora italiana sarà diretta dallo scozzese William Collum. Atterrata quando in Italia era già sera, la Nazionale a Baku ha lasciato l’aeroporto ormai a notte fonda, con il fuso locale, per lungaggini al momento di ottenere i visti d’ingresso.

GIOVINCO. Ieri è stata la volta di Giovinco, che ha parlato ai microfoni della Rai: «Sono contento di aver riconquist­ato un posto in nazionale, è una sfida vinta, ci tenevo e ci speravo moltissimo anche perché non era così scontato». E ha spiegato della serenità trovata nella nuova realtà calcistica: «Lì non soltanto il calcio, ma tutto lo sport in generale viene vissuto come un momento di festa. Si respira davvero un bel clima. Da parte della mia attuale società non c'è mai stata alcuna pressione. Anzi, sono tutti felici che sia qui, con la mia nazionale». E’ rientrato in azzurro dopo che a fine agosto dovette lasciare il ritiro per infortunio. Ora, spinto dai gol e dalla resurrezio­ne americana si è riproposto, in un momento complicati­ssimo per Conte.

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