Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Al suo fianco Eder se Conte vara il 4-4-2
Pirlo in dubbio: c’è Verratti El Shaarawy può arretrare
Antonio Conte ha continuato i suoi esperiementi fino all’ultimo giorno del suo ritiro a Coverciano e prima di partire per Baku. Certo che il forfait di Berardi prima e di Insigne poi, gli hanno complicato la vita, in attesa del doppio match con Azerbaigian e Norvegia, dai quali risultati dipende la qualificazione agli Europei 2016. Anche ieri si è rafforzata l’ipotesi Pellè-Eder in attacco, mentre in difesa si va verso la coppia Bonucci-Chiellini, con Darmian e il milanista De Sciglio sulle fasce. Ma è sulla formula che questa volta Conte appare dibattuto tra l’usuale 4-3-3 e il 4-4-2 provato anche durante l’ultimo allenamento, in cui è prevalso il lavoro tecnico-tattico con una serie di partitelle a tutto campo e un'alternanza continua dei 27 giocatori a disposizione, compresi Bonaventura (appena aggregato per il ko di Insigne) e Santon che a inizio settimana aveva svolto lavoro differenziato per un affaticamento muscolare. Secondo queste verifiche, Conte potrebbe davvero schierare l'Italia inizialmente con il 4-4-2.
Negli allenamenti di questi giorni il ct ha alternato Pirlo (che è in dubbio) e Verratti mentre per l'altra maglia di centrocampista centrale il ballottaggio è fra Parolo (favorito) e Bertolacci. Per quanto riguarda gli esterni appaiono in rialzo le quotazioni di El Shaarawy sulla corsia sinistra e per quella destra si stanno giocando un posto Florenzi e Candreva. In avanti, come detto, Eder pare favorito in coppia con Pellè. Il programma degli azzurri prevede un allenamento a porte chiuse domani alle 11,30 (ore 8,30 italiane) e la rifinitura in serata presso l'Olympic Stadium di Baku. La gara di sabato alle 18 ora italiana sarà diretta dallo scozzese William Collum. Atterrata quando in Italia era già sera, la Nazionale a Baku ha lasciato l’aeroporto ormai a notte fonda, con il fuso locale, per lungaggini al momento di ottenere i visti d’ingresso.
GIOVINCO. Ieri è stata la volta di Giovinco, che ha parlato ai microfoni della Rai: «Sono contento di aver riconquistato un posto in nazionale, è una sfida vinta, ci tenevo e ci speravo moltissimo anche perché non era così scontato». E ha spiegato della serenità trovata nella nuova realtà calcistica: «Lì non soltanto il calcio, ma tutto lo sport in generale viene vissuto come un momento di festa. Si respira davvero un bel clima. Da parte della mia attuale società non c'è mai stata alcuna pressione. Anzi, sono tutti felici che sia qui, con la mia nazionale». E’ rientrato in azzurro dopo che a fine agosto dovette lasciare il ritiro per infortunio. Ora, spinto dai gol e dalla resurrezione americana si è riproposto, in un momento complicatissimo per Conte.