Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
«I Della Valle non vendono»
La società resterà nelle loro mani lo garantiscono fonti interne al club viola
Da mesi Firenze è percorsa da voci sulla possibile cessione del club viola a un nuovo imprenditore. Voci che ovviamente in questo periodo, con la squadra di Paulo Sousa in testa alla classifica, si sono raddoppiate. Ieri dai vertici assoluti del club è arrivata una vera e propria secchiata d’acqua gelida: mai arrivata una proposta autentica, qualche mormorio senza alcuna sostanza. I nomi che si sono rincorsi in questi giorni (dalla Red Bull alla azienda farmaceutica Menarini) sono stati negati nel modo più assoluto. Unica certezza di queste il comunicato stampa relativo alla partnership tra ACF Fiorentina e Banca Ifigest. Ecco le indiscrezioni che abbiamo ottenuto da alcune fonti interne al club: «Nessuna proposta avanzata, falso che la Fiorentina sia sul mercato per 200 milioni di euro. I Della Valle non intendono cedere, vogliono vincere qualcosa anche nel calcio. Se potrebbero accettare di sedersi poi sul tavolo di una trattativa? Solo se dall’altra parte ci fosse un partner in grando di dare, poi, al club viola spessore superiore a quanto fin qui offerto della stessa famiglia marchigiana».
E la voce secondo la quale ci sarebbe in arrivo, a parte la Banca Ifigest, un socio d’eccellenza, proveniente dalla Cina, settore industria antincendio e gestione impiantistica? Anche su questa voce, particolarmente insistente in queste ore, abbiamo trovato dei «niet» ripetuti. Anche se con dei distinguo importanti: se davvero arrivassero soci disposti a contribuire a far fare l’ultimo salto in avanti alla squadra allora forse qualche spazio si aprirebbe, ma i Della Valle non cederebbero certo la maggioranza della proprietà del club. Insomma i fratelli Tod’s vanno avanti, da soli, decisi ad aumentare il fatturato, il gruppo di aziende a sostegno economico e a puntare al nuovo stadio o, extrema ratio, al miglioramento complessivo dell’attuale Franchi. E’ chiaro che un eventuale ritorno in Champions League darebbe propellente importante.
Se da una parte arriva la conferma della decisione dei Della Valle di insistere per raggiungere un primo trofeo con la squadra viola, dall’altra ci è stato negato che la società abbia destinato al prossimo mercato di gennaio alcun «tesoretto». Di questo presto sarà data pubblica notizia. Nessuna preclusione, se Sousa e Pradè ne facessero richiesta, a un intervento migliorativo della rosa della squadra, come è già successo ma solo sotto forma di anticipi di cassa da parte della società. I soldi risparmiati questa estate dal monte ingaggi (circa il 10 per cento) e il più della campagna acquisti comprensivo anche dei soldi provenienti dalla cessione di Cuadrado (complessivamente circa 20 milioni di euro) andranno a ripianare il bilancio del 1995, che verrà votato prima delle feste natalizie. Su una cosa i Della Valle sono assolutamente intransigenti: il fair play ecomnomico deve essere mantenuto senza alcuna incertezza. Solo eventuali nuove plusvalenze oppure la crescita di giovani importanti in rosa o attualmente in prestito potranno muovere il mercato viola.