Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
NUOVA DS5 Eleganza e stile 2.0
Auto Europa 2016: a 60 anni dal lancio vince l’ultima erede della Dea
Le coincidenze non esistono. E quando capitano non sono coincidenze, hanno radici antiche. 6 ottobre 1955, al Salone di Parigi viene presentata la DS19, una macchina, una visione, un’icona: la Dea. 6 ottobre 2015, 60 anni dopo, l’erede lontana di quella visione, la DS 5 viene eletta Auto Europa 2016 dall’U.I.G.A., l’Unione dei Giornalisti italiani dell’auto nella serata di Torino al Museo dell’Automobile. E come si fa a parlare di coincidenza quando riesci a spuntarla su una concorrenza di altre 20 rivali, quando a decidere sono una manciata di voti? 184 quelli ottenuti da DS5 contro i 131 della Fiat 500X e i 115 della gemella yankee, Jeep Renegade. Più distanziata, la Jaguar XE (74), seguita da BMW Serie 2 Active Tourer, Suzuki Vitara e Land Rover Discovery Sport. Per il Gruppo PSA si tratta del quarto trionfo di fila all’Auto Europa dopo Peugeot 208 (2013), Peugeot 2008 (2014) e Peugeot 308 (2015)
INNOVAZIONE. E’ difficile fare paralleli tra una vettura-mito come la Dea, capace di stupire il mondo, rimanere nel cuore degli appassionati così a lungo e la DS5, l’ultima erede di una leggenda, impegnata a sgomitare nell’affollato segmento premium dove tutti cercano mercati, profitti. Eppure DS5 ha contenuti di innovazione notevoli in un’epoca dove la tecnologia è un bene quasi democratico. Ecco, la prima sensazione guardando la DS5 che abbiamo provato pima dell’assegnazione del premio, è che PSA, con queste linee muscolose eppure aerodinamiche abbia cercato di creare qualcosa di esclusivo e allo stesso tempo possibile. Una macchina gioiello, ricca di dettagli e materiali mai visti prima su una macchina. E sotto i muscoli eleganti, figli di un design ricercatissimo, interni davvero fuori dagli abituali schemi. Più che una macchina, un aereo con il cockpit pieno di strumentazioni da pilota di caccia. Pelle e alluminio in dosi massice, cruscotto avvolgente, comandi originali eppure chiari posti anche nel sottotetto .... In 4,5 metri lo spazio è equilibrato, non eccessivo, anche se il bagagliaio è di 470 litri. Il diesel in prova (regolare, s’intende!) 2.0 da 180 cavalli non è fatto per gareggiare su pista ma accompagna con regolarità una macchina di 16 quintali sia in autostrada che nei percorsi cittadini grazie al comfort generale, L’allestimento top di gamma Sport Chic, con sedili in pelle, cerchi diamantati da 18, accensione keyless, sensori di parcheggio, navigatore, Bluetooth e display touchscreen da 7 pollici costa 41.450 euro, ma l’entry level con il diesel da 120 cv scende di 10.000€ circa.
ALTRI PREMI. Nella serata di Torino sono stati assegnati anche altri riconoscimenti. Tra le auto sportive l’ha spuntata la Lamborghini Aventador LP 750-4 Super Veloce. Per la vettura più ecologica ha vinto il Range Rover Hybrid, per la sicurezza Volvo; per la tecnologia più innovativa Opel; per la mobilità sostenibile Mercedes. FCA si consola col premio speciale Research & Innovation, Mazda con l’Innovative Design, ad Alcantara premio per la sostenibilità.