Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
La scuola si schiera con Roma
Accordo tra Comitato promotore e Usr. Lezioni sui valori olimpici e censimento degli impianti
Coinvolti 460.000 studenti capitolini Montezemolo: «Saranno gli atleti dei Giochi 2024» Progetto che punta anche ad accrescere il consenso in città Malagò: «Abbiamo bisogno di tutti»
Bufera sul Campidoglio, una brezza dalle parti del Foro Italico. Le notizie che rimbalzano dal Comune non passano sotto silenzio, ma lo staff della candidatura di Roma ai Giochi del 2024 continua a lavorare. Ieri Luca di Montezemolo, presidente del Comitato promotore, ha firmato un accordo con l’Ufficio scolastico regionale del Lazio (Usr), rappresentato dal d.g. Gildo De Angelis. La scuola si schiera al fianco del progetto olimpico. Un passo importante con una duplice ricaduta. Da un lato aggiunge un tassello al mosaico del consenso che Roma 2024 sta cercando di costruire attorno alla candidatura, lavorando a stretto contatto con le organizzazioni ecologiste, le associazioni di base e proseguendo nel calendario di incontri con i rappresentanti dei municipi. «Dobbiamo spiegare perché vogliamo portare le Olimpiadi nella nostra città - commenta Giovanni Malagò, n.1 del Coni - Oggi siamo competitivi, ma abbiamo bisogno di tutti». Dall’altro contribuirà al monitoraggio dell’impiantistica del territorio, non meno importante in chiave olimpica dei grandi stadi e dei palazzetti che ospiteranno le gare dei Giochi.
CENSIMENTO. L’ingresso del mondo della scuola nella candidatura romana avviene attraverso un gruppo di lavoro paritetico, composto da tre rappresentanti del Comitato promotore e da altrettanti dell’Usr, che porterà avanti un programma di educazione olimpica tra i 460.000 studenti della Capitale. Di pari passo si procederà al censimento degli impianti scolastici, i potenziali campi di allenamento della futura Olimpiade.
«Gli studenti di oggi sono gli atleti dei Giochi 2024 - sottolinea Montezemolo - O magari i volontari, o comunque gli spettatori. Nelle scuole va premiato chi fa sport e va messo nelle condizioni migliori per farlo. E i Giochi devono contribuire ad accrescere la cultura sportiva». Ma l’aspetto del consenso non è secondario, anche perché il Cio ha già annunciato che condurrà in proprio dei sondaggi nelle città candidate per verificare l’effettivo appoggio dei cittadini. «Vogliamo che gli atleti vadano dove sono realmente ben accetti» ha detto il presidente del Cio, Thomas Bach». «Quando sento scetticismo attorno a noi, dico: se Roma e l’Italia non accettano una sfida del genere, vuol dire che si sono arrese di fronte al mondo» fa eco Montezemolo.
TESTIMONIAL. «Il censimento sarà utile alla creazione del dossier 2024, ma anche per migliorare la situazione delle strutture sportive a disposizione della città - spiega Montezemolo a un parterre di 300 tra presidi e professori - L’Olimpiade dev’essere per Roma il volano che si sta rivelando l’Expo per Milano. La condizione di degrado in cui versa il Flaminio è la dimostrazione di come questa città abbia bisogno di una spinta. E il boom turistico registrato da Londra nei due anni seguenti all’Olimpiade dimostra come i Giochi abbiano un impatto positivo sull’economia».
Alla firma Roma 2024-Usr erano presenti anche Elisa Santoni (ritmica), Alessia Filippi (nuoto), Daniele De Rossi e Federico Marchetti (calcio), oltre agli atleti paralimpici Alessio Sarri (scherma) e Oxana Corso (atletica). I campioni azzurri andranno nelle scuole a promuovere i valori olimpici, la pratica sportiva, l’inclusione sociale e l’educazione della legalità. «Roma 2024 deve lasciare un’eredità anche in termini culturali» ribadisce Luca Pancalli. L’accordo di ieri è un primo passo.