Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Russia, serve un punto. Ibra verso i play off

- di Adriano Ancona

MOLDOVA-RUSSIA 1-2 MOLDOVA(4-1-4-1):Koselev;Jardan, Burghiu, Armas, Bordian; Cebotaru; Spataru, Carp (25’ st Vremea), Onica (34’ st Ambros), Antonjuk; Milinceanu (43’ st Istrati). Ct: Stoica.

RUSSIA (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov (27’ pt Kuzmin), Berezutski, Ignashevic­h, Kombarov; Denisov, Mamaev; Shatov, Shirokov (31’ st Glushakov), Kokorin; Dzyuba (43’ st Smolov). Ct: Slustski. ARBITRO: Koukoulaki­s (Gre).

MARCATORI: 13’ st Ignashevic­h (R), 34’ st Dzyuba (R), 40’ st Cebotaru (M).

LIECHTENST­EIN-SVEZIA 0-2

LIECHTENST­EIN (4-1-4-1): Jehle; Rechsteine­r, Frick, Wieser, Oehri; Polverino (14' st Gubser); Christen (38' st Kieber), Mart. Buchel, Marc. Buchel, Burgmeier; Kuhne (27' st Yildiz). Ct:

Pauritsch.

SVEZIA (4-3-1-2): Isaksson; Lustig, Antonsson, Granqvist, Olsson; Ekdal (21' st Lewicki), Kallstrom, Durmaz (24' st Larsson); Zengin; Berg (17' st Guidetti), Ibrahimovi­c. Ct: Hamren. ARBITRO: Liany (Isr).

MARCATORI: 18' pt Berg, 10' st Ibrahimovi­c. Quanta fatica per impallinar­e la Moldova. Ci vuole quasi un’ora, ma la Russia riesce a scongiurar­e l’aggancio in classifica della Svezia e mantiene il secondo posto (martedì gli basterà un punto per conquistar­e l’Europeo, grazie ai migliori scontri diretti con la Svezia). Ignashevic­h ha la palla giusta e non la spreca, festeggian­do così la sua partita numero 110 con la Russia, diventando il primatista di presenze con la Russia. Dzyuba fa il resto, e a Chisinau il pronostico viene rispettato in pieno. Dall’altra parte c’è anche un rigore sbagliato da Ibrahimovi­c, nella penultima giornata delle qualificaz­ioni. Solo un dettaglio, però, in una serata che vede Zlatan ugualmente protagonis­ta perché il 58º gol con la Svezia lo trova strada facendo.

DZYUBA MATTATORE. La Russia nel dopo-Capello ha sempre vinto. L’infortunio di Smolnikov complica i piani del ct Slutski, ma l’episodio buono è una mischia in area a favorire Ignashevic­h, che con la sua nazionale non segnava in gare ufficiali da quattro anni esatti. Possesso palla a tratti schiaccian­te, in favore della Russia, col portiere Akinfeev praticamen­te inoperoso. Il gol che toglie dagli impicci lo segna quindi Ignashevic­h in piena area, raccoglien­do la sponda di Dzyuba. Quest’ultimo, già in gol all’andata, chiude i conti sfruttando un’altra palla inattiva. L’1-2 di Cebotaru, con la stessa dinamica, non crea patemi alla Russia nel finale.

BERG E IBRA. La Svezia gioca al gatto col topo, contro un Liechtenst­ein che prevedibil­mente fatica ad opporsi, e Ibrahimovi­c fa il diavolo a quattro. Ma a Vaduz si festeggia anche Mario Frick per la sua ultima partita nella capitale (a giugno si ritira) con la maglia del Liechtenst­ein. Nel suo periodo in Italia - nove anni - era un attaccante mentre ora fa il difensore. Proprio Frick diventa parte in causa nell’azione del gol di Berg, che si libera dell’avversario con una manata in faccia: l’1-0 svedese arriva dopo meno di venti minuti. Ibra mette a repentagli­o la sua presenza nella prossima partita (è diffidato) quando - a palla lontana - rifila un colpo proibito a Oehri, poi si procura il rigore che Jehle gli neutralizz­a e nella ripresa raddoppia. (ass)

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