Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

CACERES Festa in Uruguay e perdono Juve

Escluso per punizione dalla rosa, ritrova gol e sorrisi nella Celeste. E per San Siro potrà essere convocato

- Di Andrea Bonino ass

Un toccasana, una vera e propria liberazion­e. Questo deve avere pensato Martin Caceres mentre giovedì spingeva la palla in rete con la maglia dell'Uruguay alle spalle di Vaca, numero uno della Bolivia, per il primo vantaggio dei suoi durante la gara di qualificaz­ione ai Mondiali del 2018. Al difensore della Juventus sono bastati dieci minuti per scrollarsi di dosso le tensioni e la frustrazio­ne delle ultime due settimane. D'altronde, dopo l'incidente del 28 settembre scorso con la sua Ferrari ed il conseguent­e ritiro della patente per guida in stato d'ebbrezza, il giocatore era finito fuori rosa a Vinovo con tanto di multa per motivi disciplina­ri.

«Lui è uno dei "vecchi" e spero abbia capito l'errore», aveva detto Allegri commentand­o una situazione che aveva infastidit­o parecchio i dirigenti bianconeri. E il terzino juventino ha risposto nel migliore dei modi. Senza battere ciglio (e di certo non poteva fare altro) ha accettato la decisione del club di corso Galileo Ferraris ed è rimasto dietro la lavagna in silenzio, in attesa del suo momento. Momento che è arrivato a La Paz grazie ad Oscar Tabarez che, nonostante il "fermo amministra­tivo" del club di appartenen­za, lo ha comunque convocato per la sfida contro i boliviani. Una scelta che è tornata utile al cittì della Celeste visto che "El Pelado" ha sbloccato il match ribadendo in gol una palla respinta dal palo dopo il colpo di testa di Hernandez. Una rete che ha spaccato in due la sfida ed ha permesso ai suoi compagni di chiudere in bellezza la serata grazie al raddoppio di Godin al 69'. Tre punti importanti per l'Uruguay, 90 minuti fondamenta­li per lui.

Caceres aveva una gran voglia di giocare a pallone dopo settimane di astinenza ed "esilio". E in campo s'è visto: oltre al gol il terzino bianconero ha giocato un'ottima partita con la maglia della sua nazionale. Sul rettangolo verde è affidabile. Ci si può mettere la mano sul fuoco. Fuori dal campo un po' meno visto che da quando è arrivato sotto la Mole ha già "sfasciato" due macchine, la prima 17 marzo di due anni fa di ritorno da una trasferta in Emilia. All'epoca non fu colpa sua: un'Alfa Mito non rispettò la precedenza e la sua Porsche Cayenne finì contro l'ingresso della stazione Dante della metropolit­ana procurando­gli un lieve trauma cranico con tanto di ferita alla testa. Ora, dopo quindici giorni di "meditazion­e", sembra essere pronto ad essere reintegrat­o in prima squadra. All'orizzonte c'è il big match contro l'Inter di Roberto Mancini, domenica 18 ottobre: e il suo apporto servirebbe come il pane, soprattutt­o ora che c'è davvero bisogno dopo i problemi cardiaci occorsi a Lichtstein­er, che hanno costretto Allegri a snaturare Barzagli facendolo giocare a destra. La vecchia Signora sembrava già ben intenziona­ta a riabbracci­arlo prima ancora che lui partisse per gli impegni con la sua nazionale. Ora, dopo gol e prestazion­e sopra le righe, la cosa avverrà certamente. Lui non vede l'ora, la Juve pure, sperando abbia definitiva­mente imparato la lezione. Contro l’Inter che cerca il riscatto dopo due battute d’arresto (la sconfitta con la Fiorentina e il pareggio con la Sampdoria) un Caceres galvanizza­to dal gol nelle qualificaz­ioni mondiali può fare molto comodo.

Ha sbloccato la gara contro la Bolivia E adesso Allegri lo reintegrer­à in casa dell’Inter

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Martin Caceres, 28 anni, qui in nazionale: con la Juve 103 presenze e 7 gol

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