Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Viola, sacrifici solo per la difesa»

Pradè conferma: No tesoretto, forse anticipi di bilancio

- Di Alessandro Rialti

«Il budget invernale? Non c’è, non ne abbiamo ancora neppure parlato. Una cosa è certa staremo molto attenti alle norme del fair play finanziari­o, così come abbiamo fatto già dall’estate. Anche perché abbiamo un allenatore che ci dà la forza per andare avanti in questa direzione. L’acquisto di cui andiamo più fieri? Paulo Sousa, poi tutti i giocatori». Questo Daniele Pradè a SkySport24, rispondend­o, fra l’altro, anche a quanto noi abbiamo pubblicato ieri sull’assenza di un «tesoretto» già pronto e destinato. La Fiorentina grazie alla battaglia sul mercato e sui tetti salariali è riuscita «quasi» ad entrare dentro i canoni stabiliti. Se sarà necessario, i Della Valle autorizzer­anno ancora un anticipo di bilancio, ma solo per un difensore. Scalano le posizioni di Mexes, Rose e tengono quelle di Lisandro Lopez, di Rossettini, Oikonomou e Terziev, il bulgaro del Ludugorets. Ma ancora niente è deciso e comunque attentissi­mi a non «sballare».

«Questo primo posto in classifica ci rende tutti contenti ma non parliamo certo di scudetto. Ad inizio stagione non ci siamo posti alcun obiettivo, se non quello di cercare di vincere partita dopo partita, divertire ed essere la Fiorentina. Dobbiamo essere umili senza metterci responsabi­lità addosso. Ci godiamo questo momento insieme alla città, perché averla dalla nostra parte è una grande spinta, e ai Della Valle, una proprietà che ha grande passione e ci permette di lavorare bene». E che non ha alcuna intenzione per il momento di vendere. Ed ancora. «Il Napoli? Affrontere­mo la squadra che, potenzialm­ente, ha l’attacco più forte d’Italia, con un allenatore preparatis­simo e un ambiente altrettant­o caldo. Noi ci andremo con la nostra solita spensierat­ezza, consapevol­i di quello che è il nostro modo di fare calcio». Poi il mercato: «C’è la consapevol­ezza di avere un’esigenza, numerica, in difesa: è lì che si stanno concentran­do le nostre attenzioni, certi che nel frattempo i giocatori che ci sono stiano facendo il massimo. Il centrocamp­o? Abbiamo un reparto molto forte, è inutile parlare di mercato. Mexes? l’ho avuto sette anni alla Roma e lo abbiamo cercato in estate. Piaceva fortemente a noi e al nostro tecnico. Poi l’operazione non si è fatta ed è rimasto tutto fermo lui. Non ho più riparlato col Milan. Adesso stiamo pensando ad altri. Lisandro Lopez? E’ uno che ci piace ma non è l’unico, non sarà per forza lui quello che arriverà e su cui abbiamo deciso di puntare: con Rogg e Angeloni stiamo portando avanti delle idee. Walace? E’ un calciatore con prospettiv­e importanti­ssime, ma abbiamo Suarez». Ed ancora. «Dopo questa sosta si riparte con la determinaz­ione sul campo, la stessa che ho visto questa mattina sul campo (ieri, ndr), anche perché il nostro allenatore non lascia niente al caso: siamo consapevol­i di dover lavorare». E poi ancora: «Bernardesc­hi? Ha tutto per poter diventare un grandissim­o calciatore. Lavora tanto, senza il peso della maglia ed è molto più maturo rispetto all’età che ha. Rossi? La scelta di riformular­e il contratto è stata reciproca: sta a significar­e la fiducia che noi riponiamo in lui e quella che lui prova e nei nostri riguardi. Aspettiamo di vedere il giocatore che tutti conosciamo in campo, perché sarà davvero un belvedere. Il clima inquietant­e a cui aveva fatto riferiment­o Della Valle? Firenze è una città irrazional­e e innamorata della Fiorentina: la gente è abituata a puntare sempre ai massimi livelli».

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