Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Spal, a Prato per tentare di fare il vuoto

Il sogno della Serie B è possibile e intanto Schiavon è più vicino

- di Massimo Boccucci

Il bello e il difficile è riuscire ad andare avanti così, perché la Spal se allunga e comincia a fare il vuoto potrebbe davvero andare incontro al sogno della Serie B. A Prato si va in cerca di un altro colpo dopo le cinque vittorie conquistat­e tutte d'un fiato. Il ds Davide Vagnati però non forza la mano e mette in guardia dai rischi e pericoli del momento. «Non abbiamo fatto niente - dice - lo ripeterò per parecchio tempo visto che il campionato è lungo. Siamo tenuti a fare il massimo, ancora di più. Siamo contenti, ma sappiano anche di dover migliorare parecchio». Il direttore esclude che gli altri si stiano cominciand­o a scoraggiar­e di fronte alla marcia spallina: «Non credo proprio, siamo appena allinizio e figurarsi se possono dare qualcosa per scontato se noi siamo i primi a esserne consapevol­i».

FORZA DI VOLONTA'. C'è la trasferta di Prato prima di due gare consecutiv­e al Mazza. Per una squadra abituata a vincere, non si guarda a obiettivi diversi. «E' una tappa molto importante - riprende Vagnati loro sono in salute perché vengono dalla prima vittoria. Hanno un buon potenziale e ora hanno preso Chiricò che è un ottimo giocatore. Andrà affrontato con grande applicazio­ne e attenzione». Cosa rende oggi la Spal più sicura e determinat­a è l'occasione per Vagnati di insistere sui percorsi da affrontare. «Non siamo sicuri di niente - osserva - il calcio è sempre difficile e atipico perché per una questione di millimetri puoi segnare o prendere il palo. Abbiamo una rosa adeguata e un gruppo omogeneo con giocatori all'altezza e uno staff consolidat­o. Questo non deve farci perdere di vista la forza di volontà che serve per proseguire partita dopo partita. Non guardo la classifica, men che meno cosa succede alle nostre spalle. In questo momento conta la crescita graduale ed è chiaro che se ci riesce vincendo è una buonissima cosa».

SCHIAVON SI SCALDA. C'è oltretutto una cartuccia da sparare come l'ingaggio di Eros Schiavon che continua ad allenarsi con il gruppo aspettando di poter entrare a pieno titolo. Con l'Avellino l'esperto centrocamp­ista ha chiuso, non è rientrato nella lista dei 25 in B, il 25 settembre scorso ha rescisso il contratto e allora aspetta di poter cominciare la nuova esperienza a Ferrara. «Ci hanno detto che la prossima settimana ci sarà il Consiglio federale - spiega Vagnati - Aspettiamo fiduciosi questo possibile tesseramen­to. Sarebbe importante per noi, specie dopo l'infortunio di Gentile». Ha pazienza il tecnico Semplici che intanto tira dritto con una squadra capace di grandi cose perché rischia poco e trova il gol esibendo i suoi gioielli dell'attacco. Non hanno dubbi alla Spal: poter contare su Schiavon vuol dire fare un altro salto di qualità.

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MOSCA Il centrocamp­ista Eros Schiavon, 32 anni

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