Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Il Giro dell’Emilia si riprende la storia
Oggi da Bologna a San Luca. Cunego sfida Pozzovivo: «Gara sempre stregata»
Lasciatele pure agli altri le dune e le folate di scirocco che soffia, a noi vanno benissimo quei portici lunghi lunghi che si arrampicano su fino al santuario di San Luca, o i paesini dove i vecchietti ti tagliano il panino di mortadella e dove la bellezza è dappertutto. Anche questa volta Adriano Amici, presidente del GsEmilia, ha fatto un grande lavoro, puntiglioso e preciso, e così questo 98esimo Giro dell'Emilia è venuta fuori una corsa avvincente nel rispetto della tradizione e all'insegna del ciclismo. Mica facile. Prima lo spostamento in avanti della data poi la concomitanza con il ricchissimo Abu Dhabi Tour hanno rischiato di schiantare una corsa della nostra tradizione. Nel 2016 il Giro dell'Emilia tornerà nella sua collocazione ideale, prima del Lombardia (esattamente il 24 settembre).
PROTAGONISTI. Ma questo è il futuro, e per fortuna che c'è. Andremo a prendercelo. Intanto oggi (ore 11.15) si parte dalla Fiera di Bologna, 140 corridori che imboccheranno la via Emilia per arrivare al gran finale di San Luca. Estasi di salite e asfalto. Vincere, beh, quello sono in tanti a poterlo fare. Uno è Damiano Cunego, che qui si diverte sempre, «anche se è una gara un bel po' stregata per me: l'anno che ho fatto meglio di tutti ho fatto quinto, che è buono, ma non è un podio». Certo il plotone dei pretendenti al successo è piuttosto ricco: il vincitore dello scorso anno e dell'edizione 2006, Davide Rebellin, il sudafricano Louis Meintjes, Domenico Pozzovivo e Jan Bakelants, l'ex tricolore Franco Pellizotti e quel Miguel Angel Rubiano che potrebbe infiammare la corsa. «Il ciclismo sta cambiando molto - spiega Cunego - si va dove ci sono gli sponsor, ma dall'altra parte ci sono persone come Amici che organizzano gare belle come l'Emilia e di alto livello, e che riescono tenere a galla il ciclismo
italiano».
PERCORSO. Di sicuro, dice Cunego strizzando gli occhi, «è una gara davvero dura». E anche se «noto sempre con piacere che mi mettono tra i favoriti» l'esito di questo Emilia è tutto da scrivere. «Poi dipende, la gamba sta bene, magari con la tranquillità, restando coperto e venendo fuori all'ultimo giro, chissà». Dopo un percorso con qualche asperità, i protagonisti entreranno a Bologna e a Porta Saragozza la strada si impennerà verso il traguardo di San Luca dopo l'arco del Meloncello. Circa due chilometri con pendenze massime del 18% da fare cinque volte. Durissima. «Non ho mai avuto la possibilità di salire sul podio - chiude Cunego - Magari il destino mi dice questa volta. L'importante è correre con convinzione».
98° GIRO DELL’EMILIA - Da Bologna a San Luca (km 200): il via alle 11.15 da piazza Costituzione alla fiera di Bologna, arrivo previsto in cima al Colle della Guardia alla quinta ascesa di San Luca (dalle 16.20 alle 17). 140 i corridori al via: Rebellin, vincitore del 2014, parte con il numero 1, Conti ha l’11, Pozzovivo il 21, Pellizotti il 71, Cunego il 111 e Meintjes il 131.