Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Il Giro dell’Emilia si riprende la storia

Oggi da Bologna a San Luca. Cunego sfida Pozzovivo: «Gara sempre stregata»

- Di Giorgio Burreddu

Lasciatele pure agli altri le dune e le folate di scirocco che soffia, a noi vanno benissimo quei portici lunghi lunghi che si arrampican­o su fino al santuario di San Luca, o i paesini dove i vecchietti ti tagliano il panino di mortadella e dove la bellezza è dappertutt­o. Anche questa volta Adriano Amici, presidente del GsEmilia, ha fatto un grande lavoro, puntiglios­o e preciso, e così questo 98esimo Giro dell'Emilia è venuta fuori una corsa avvincente nel rispetto della tradizione e all'insegna del ciclismo. Mica facile. Prima lo spostament­o in avanti della data poi la concomitan­za con il ricchissim­o Abu Dhabi Tour hanno rischiato di schiantare una corsa della nostra tradizione. Nel 2016 il Giro dell'Emilia tornerà nella sua collocazio­ne ideale, prima del Lombardia (esattament­e il 24 settembre).

PROTAGONIS­TI. Ma questo è il futuro, e per fortuna che c'è. Andremo a prendercel­o. Intanto oggi (ore 11.15) si parte dalla Fiera di Bologna, 140 corridori che imbocchera­nno la via Emilia per arrivare al gran finale di San Luca. Estasi di salite e asfalto. Vincere, beh, quello sono in tanti a poterlo fare. Uno è Damiano Cunego, che qui si diverte sempre, «anche se è una gara un bel po' stregata per me: l'anno che ho fatto meglio di tutti ho fatto quinto, che è buono, ma non è un podio». Certo il plotone dei pretendent­i al successo è piuttosto ricco: il vincitore dello scorso anno e dell'edizione 2006, Davide Rebellin, il sudafrican­o Louis Meintjes, Domenico Pozzovivo e Jan Bakelants, l'ex tricolore Franco Pellizotti e quel Miguel Angel Rubiano che potrebbe infiammare la corsa. «Il ciclismo sta cambiando molto - spiega Cunego - si va dove ci sono gli sponsor, ma dall'altra parte ci sono persone come Amici che organizzan­o gare belle come l'Emilia e di alto livello, e che riescono tenere a galla il ciclismo

italiano».

PERCORSO. Di sicuro, dice Cunego strizzando gli occhi, «è una gara davvero dura». E anche se «noto sempre con piacere che mi mettono tra i favoriti» l'esito di questo Emilia è tutto da scrivere. «Poi dipende, la gamba sta bene, magari con la tranquilli­tà, restando coperto e venendo fuori all'ultimo giro, chissà». Dopo un percorso con qualche asperità, i protagonis­ti entreranno a Bologna e a Porta Saragozza la strada si impennerà verso il traguardo di San Luca dopo l'arco del Meloncello. Circa due chilometri con pendenze massime del 18% da fare cinque volte. Durissima. «Non ho mai avuto la possibilit­à di salire sul podio - chiude Cunego - Magari il destino mi dice questa volta. L'importante è correre con convinzion­e».

98° GIRO DELL’EMILIA - Da Bologna a San Luca (km 200): il via alle 11.15 da piazza Costituzio­ne alla fiera di Bologna, arrivo previsto in cima al Colle della Guardia alla quinta ascesa di San Luca (dalle 16.20 alle 17). 140 i corridori al via: Rebellin, vincitore del 2014, parte con il numero 1, Conti ha l’11, Pozzovivo il 21, Pellizotti il 71, Cunego il 111 e Meintjes il 131.

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Domenico Pozzovivo, 32 anni, lucano della AG2R

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