Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Fatta l’Italia e Parisse è un giallo

Il capitano si è allenato ma non gioca con i romeni

- Di Francesco Volpe

Questa Coppa del Mondo è nata sotto una cattiva stella. E non solo per l’Inghilterr­a. Non c’è pace neppure nel ritiro azzurro, che da agosto conta le perdite - Morisi, Parisse, Masi, Garcia, Castrogiov­anni - e ora è scosso anche dal caso Sergio Parisse. Il capitano martedì ha alzato bandiera bianca: «Non posso giocare» ha comunicato allo staff azzurro. Ed infatti non figura nella formazione che domani affronterà la Romania al Sandy Park di Exeter.

«Sono uscito molto, molto stanco dalla partita con l’Irlanda e contro i romeni deve andare in campo chi è al 100%. Io non sarei nemmeno al 50» le parole di Parisse, che si è allenato senza problemi con i compagni per tutta la settimana.

Sarebbero state le forti rimostranz­e dello Stade Français, il suo club, a spingerlo a desistere. I dirigenti parigini hanno accettato obtorto collo che giocasse contro l’Irlanda dopo il mese di stop e fisioterap­ie seguito all’intervento chirurgico al polpaccio (la prognosi dei medici francesi era di sei settimane), ora non vogliono correre altri rischi. Sul tavolo, oltrettutt­o, ci sarebbe un contratto quadrienna­le: un formidabil­e strumento di pressione su un giocatore fortissimo, integro ma

che ha già compiuto 32 anni.

CIAO MAURO. L’assenza di Parisse costringe il c.t. Brunel a scelte dolorose. Il sostituto di Parisse sarà Zanni, che ha dimostrato nelle ultime partite di non essere al meglio. In panchina la necessità di disporre di un’alternativ­a al friulano ha imposto il sacrificio di Mauro Bergamasco, costretto a chiudere una carriera straordina­ria (16 anni in azzurro) accomodand­osi in tribuna. «Abbiamo fatto una scelta tecnica, non di cuore, per avere le migliori chance di vincere questa partita» la spiegazion­e di Brunel. Mauro non l’ha presa bene: un ulteriore elemento di tensione all’interno di un gruppo chiamato all’ennesimo esame di maturità in una partita in cui ha tutto da perdere.

RISCHI. Italia-Romania mette in palio la qualificaz­ione diretta a Giappone 2019, ma non solo. La Nazionale si gioca la faccia contro un avversario motivatiss­imo. I romeni hanno sconfitto il Canada risalendo da 0-15 a 17-15 - la più clamorosa rimonta nella storia dei Mondiali - e posseggono le armi per contrastar­e gli azzurri: mischia solida, touche registrata e una temibile maul avanzante. In più sono sorretti dal morale e da una feroce determinaz­ione.

«Quella con il Canada era la nostra semifinale, ora ci aspetta la finale» il proclama del c.t. Lynn Howells, ex vice di Graham Henry sulla panchina del Galles, che conosce molto bene il rugby italiano per aver allenato in passato la Leonessa. Ci credono a tal punto i romeni che il loro tecnico degli avanti, l’ex tallonator­e Marius Tincu, è rimasto con la squadra alla vigilia del match con i canadesi malgrado l’improvvisa morte della madre...

«Sono molto stanco e neanche al 50%» Bergamasco furioso chiude la carriera andando in tribuna

COSI’ IN CAMPO DOMANI

ITALIA: McLean; L. Sarto, Campagnaro, Benvenuti, Venditti; Allan, Gori; Zanni, Favaro, Minto; Furno, Geldenhuys; Cittadini, Manici, Aguero. A disp. Giazzon, Alb. De Marchi, Chistolini, Bernabò, Vunisa, Palazzani, Canna, E. Bacchin. All. Brunel. ROMANIA: Fercu; Lemnaru, Kinikinila­u, Vlaicu, Botezatu; Wiringi, Calafetean­u; Carpo, Lucaci, V. Ursache; Van Heerden, Poparlan; Ion, Turashvili, M. Lazar. A disp. Radoi, A. Ursache, Pungea, Antonescu, Burcea, Bratu, Gal, Apostol. All. Howells. Arbitro: Poite (Francia). Si gioca: domani a Exeter, ore 15.30 it. In Tv: diretta SkySport 2; differita Mtv alle 19.

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Sergio Parisse, 32 anni

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