Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Darmian: Che gioia gol e qualificaz­ione!

Eder: «Il 4-2-4 per dare più palloni alle punte, funziona...»

- Di Andrea Santoni

L’oriundo, l’inglesino, il monegasco più il parigino: se non è un’Italia europea questa...Eder, Darmian, El Shaarawy: significat­ivamente sono loro che hanno firmato il successo che ci porta in Francia. Ognuno aveva un motivo in più per far bene a partite da Marco Verratti, chiamato a sostituire Pirlo. Lui alla fine era raggiante, a modo suo: «Abbiamo affrontato tutti noi la partita per come l’avevamo preparata. Sia chiaro, non c’era nessuna squadra da prendere per mano e non c’è nessuna eredità da raccoglier­e per il sottoscrit­to: Pirlo c’è sempre, oltretutto, è qui con noi, anzi è il giocatore più importante di questo gruppo, un valore aggiunto da sfruttare fino in fondo. E io lo sfrutto: ci parlo tanto e mi aiuta anche senza parlare, mi basta guardarlo in campo». Anche lui si è fatto ammirare ieri a Baku, lo confermano i numeri dei contrasti vinti e delle palle recuperate.

IL PRIMO GOL. Gli è mancato il gol, quelli li hanno segnati altri. A partire da Darmian: «Sapevamo che era una partita difficile però l’abbiamo affrontata nel migliore dei modi, abbiamo portato a casa risultato e qualificaz­ione. Poi ovviamente è bello segnare il primo gol in maglia azzurra, una grande emozione, si è visto dall’abbraccio di tutti i miei compagni». Sono mesi fantastici per il difensore azzurro, passato allo United: «Da Ventura a Van Gaal? Con Ventura ho passato 4 anni importanti, mi ha aiutato a crescere, sono arrivato a Torino dopo un’annata così così a Palermo, mi ha dato subito fiducia e ne avevo bisogno, il rapporto è cresciuto e io con lui; lo devo ringraziar­e, mi ha fatto crescere tantissimo. Van Gaal ha pure una personalit­à forte: sono due allenatori che curano i particolar­i, vogliono tanto da ogni giocatore. Come Conte del resto».

IL FARAONE RITROVATO. Molto soddisfatt­o El Shaarawy: «Sapevamo che era una partita fondamenta­le per la qualificaz­ione e devo dire che siamo entrati in campo determinat­i e concentrat­i, l’abbiamo preparata veramente bene in settimana; è stata una grande prestazion­e di cuore, carattere e orgoglio, siamo molto contenti e io di più per il gol che mancava da tanto (novembre 2012, ndi). Quanta voglia di segnare avevo? Tantissima voglia, ho avuto due occasioni e non sono riuscito a segnare, poi alla terza ce l’ho fatta, una soddisfazi­one immensa. Ora la Norvegia. Giochiamo in casa con il nostro pubblico quindi ci auguriamo che vengano in tanti per ottenere un’altra vittoria e per restare primi; bisogna non sottovalut­are i norvegesi però, sarà una partita difficile».

EDERISSIMO. Ci vorrebbe subito un colpo alla Eder, come quello che ha sbloccato il risultato ieri sera. Il doriano non ha solo segnato ma ha anche dialogato coi compagni, sfruttando spazi e movimenti di squadra: «Il 4-2-4 lo abbiamo provato proprio per questo, perché serve a dare palloni giocabili per le punte. E’ andato tutto bene». Se non fosse stato per Sadygov, che ha salvato sulla linea una sua bella percussion­e, Eder sarebbe tornato a casa con una doppietta.

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La gioia di Matteo Darmian, festeggiat­o da Eder dopo la rete del 3-1

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