Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Darmian: Che gioia gol e qualificazione!
Eder: «Il 4-2-4 per dare più palloni alle punte, funziona...»
L’oriundo, l’inglesino, il monegasco più il parigino: se non è un’Italia europea questa...Eder, Darmian, El Shaarawy: significativamente sono loro che hanno firmato il successo che ci porta in Francia. Ognuno aveva un motivo in più per far bene a partite da Marco Verratti, chiamato a sostituire Pirlo. Lui alla fine era raggiante, a modo suo: «Abbiamo affrontato tutti noi la partita per come l’avevamo preparata. Sia chiaro, non c’era nessuna squadra da prendere per mano e non c’è nessuna eredità da raccogliere per il sottoscritto: Pirlo c’è sempre, oltretutto, è qui con noi, anzi è il giocatore più importante di questo gruppo, un valore aggiunto da sfruttare fino in fondo. E io lo sfrutto: ci parlo tanto e mi aiuta anche senza parlare, mi basta guardarlo in campo». Anche lui si è fatto ammirare ieri a Baku, lo confermano i numeri dei contrasti vinti e delle palle recuperate.
IL PRIMO GOL. Gli è mancato il gol, quelli li hanno segnati altri. A partire da Darmian: «Sapevamo che era una partita difficile però l’abbiamo affrontata nel migliore dei modi, abbiamo portato a casa risultato e qualificazione. Poi ovviamente è bello segnare il primo gol in maglia azzurra, una grande emozione, si è visto dall’abbraccio di tutti i miei compagni». Sono mesi fantastici per il difensore azzurro, passato allo United: «Da Ventura a Van Gaal? Con Ventura ho passato 4 anni importanti, mi ha aiutato a crescere, sono arrivato a Torino dopo un’annata così così a Palermo, mi ha dato subito fiducia e ne avevo bisogno, il rapporto è cresciuto e io con lui; lo devo ringraziare, mi ha fatto crescere tantissimo. Van Gaal ha pure una personalità forte: sono due allenatori che curano i particolari, vogliono tanto da ogni giocatore. Come Conte del resto».
IL FARAONE RITROVATO. Molto soddisfatto El Shaarawy: «Sapevamo che era una partita fondamentale per la qualificazione e devo dire che siamo entrati in campo determinati e concentrati, l’abbiamo preparata veramente bene in settimana; è stata una grande prestazione di cuore, carattere e orgoglio, siamo molto contenti e io di più per il gol che mancava da tanto (novembre 2012, ndi). Quanta voglia di segnare avevo? Tantissima voglia, ho avuto due occasioni e non sono riuscito a segnare, poi alla terza ce l’ho fatta, una soddisfazione immensa. Ora la Norvegia. Giochiamo in casa con il nostro pubblico quindi ci auguriamo che vengano in tanti per ottenere un’altra vittoria e per restare primi; bisogna non sottovalutare i norvegesi però, sarà una partita difficile».
EDERISSIMO. Ci vorrebbe subito un colpo alla Eder, come quello che ha sbloccato il risultato ieri sera. Il doriano non ha solo segnato ma ha anche dialogato coi compagni, sfruttando spazi e movimenti di squadra: «Il 4-2-4 lo abbiamo provato proprio per questo, perché serve a dare palloni giocabili per le punte. E’ andato tutto bene». Se non fosse stato per Sadygov, che ha salvato sulla linea una sua bella percussione, Eder sarebbe tornato a casa con una doppietta.