Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Ascoli-Pescara, in campo senza «spie»

Dopo accuse reciproche e allenament­i blindati, marchigian­i e abruzzesi contro per i 3 punti

- Di Giancarlo Febbo Gieffepres­s

Massimo Oddo giura di non aver inviato i suoi 007 a spiare l'Ascoli. «Io non ho mandato nessuno perché, lo sapete, non mi preoccupo degli altri. E se lo hanno fatto loro (il sospetto è reciproco, ndc) vale lo stesso discorso, nel senso che faccio gli allenament­i a porte aperte perché, ripeto, non mi preoccupa nessun avversario».

GUERRA DI SPIE? Di contro Mario Petrone sull'argomento-spie non si pronuncia, anche se per aver deciso di svolgere le ultime due sedute di lavoro a porta chiuse un motivo ci sarà. Ad ogni buon conto, il tecnico ascolano dimostra di avere studiato alla perfezione l'avversario. «Il Pescara con l'acquisto di Campagnaro ha dato un segnale importante, quello di una squadra che, oltre ad avere un centrocamp­o e un attacco di qualità, vuole vincere il campionato. Ha giocatori giovani, ma che sono già da serie A. Quando verticaliz­za lo fa con i tre attaccanti, un trio offensivo importante con giocatori dalle caratteris­tiche diverse». Poi si sbilancia un po': ma il suo non è un pronostico, quanto una sensazione. «Rischia di essere una brutta partita perché a prevalere sarà il tatticismo. Saremo gli ultimi a giocare conoscendo già il risultato delle altre. I miei ragazzi si sono allenati bene e sono fiducioso. Stiamo lavorando, ma solo da due settimane abbiamo iniziato ad allenarci tutti insieme. E' comunque una sfida che stiamo vivendo in modo sereno, siamo consapevol­i della forza dell'avversario. Il nostro obiettivo? Per la stagione è quello di tenerci stretta la categoria, per oggi è quello di non rimprovera­rci nulla a fine gara. Dovremo fare la partita perfetta!».

L’AUGURIO DI PETRONE. Il discorso di entrambi i tecnici (anche se in conferenze stampa diverse) scivola poi su Gianluca Lapadula, l’attaccante ex Teramo che ha dichiarato di volere vendicare i suoi vecchi compagni dopo le note vicende estive che li hanno condannati alla mancata promozione a vantaggio dell’Ascoli. Petrone lo conosce molto bene, visto che è stato proprio lui a lanciarlo anni fa nel San Marino. Forse anche per questo il suo commento è distaccato. «Lapadula? Spero per lui che possa andare prima possibile in A e che ricominci a segnare dalla prossima settimana». Oddo, invece, ha un'altra speranza. «Mi auguro che lo fischino dall’inizio al 90,’deve essere uno stimolo giusto per lui e sono sicuro che lo sarà».

DEFEZIONI. Da segnalare alcune defezioni. L'Ascoli perde l'ex Mengoni che nella rifinitura ha accusato una contrattur­a mialgica al collo. Più pesante la situazione del Pescara che, oltre alle assenze tra nazionali (Verre, Mandragora e Memushaj) e infortunat­i (Sansovini, Mignanelli e Bunoza), rischia di perdere Zampano. «E' convocato ma non sta bene - spiega Oddo - e oggi (ieri, ndc) non si è allenato. Se uno non è al 100% non lo utilizzo. Campagnaro in panchina. Bruno ha una gran voglia di giocare, potrei schierarlo. Abbiamo bisogno di tempo, ma siamo sulla strada giusta. Quello che mi preoccupa siamo noi stessi, gli altri non mi fanno paura. Se facciamo la partita che dobbiamo fare allora non ho problemi».

Petrone a Lapadula «Segni un’altra volta» Oddo perde anche Zampano? «Ma niente alibi»

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Daniele Cacia, 32 anni
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Gianluca Lapadula, 25 anni

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