Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
«Conte, io resto andiamo insieme al Mondiale»
I vertici del nostro calcio ieri in visita al giornale Europei, stranieri, giovani abbiamo parlato di tutto
TAVECCHIO Pronto a rimanere ora tocca al ct nessuno al mondo può dargli tanto In Francia almeno nei primi quattro
UVA I club schierano pochi italiani? Problema culturale La rotta si invertirà presto gli effetti delle nuove norme
CONTE Non siamo favoriti ma l’obiettivo è vincere il titolo Il gruppo è questo i nuovi dovranno sudare per entrare
ORIALI Tra il tecnico e il presidente il rapporto è ottimo ma come sempre sarà il campo a dare i verdetti
La voglia di riprovarci, di rimanere al vertice della Federcalcio, i rapporti con Conte («col quale fra un po’ vado anche a messa»), i sogni per l’Europeo 2016, le mosse in vista delle elezioni della Fifa, con un occhio all’affaire Platini. L’Italia arriva a casa nostra, il presidente Tavecchio suggella l’intesa che la Figc ha firmato con Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport, i quotidiani del gruppo Amodei. “Official partner” fino al dicembre 2018. «Li abbiamo scelti per la capacità di penetrazione del Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport sull’intero territorio italiano», ha detto Tavecchio. Sala conferenze del Corriere dello Sport-Stadio, a Roma, ad aprire idealmente le porte della nuova «casa degli azzurri», il direttore operativo del Corriere dello Sport-Stadio, Marco Arduini. Tante le presenze che contano: il dg federale Michele Uva, il direttore marketing Figc, Benedetta Geronzi. E ancora Gianni Rivera, Fiona May, Giancarlo De Sisti, Gabriele Oriali, Felice Pulici. E poi i presidenti della Lega di A Maurizio Beretta e di B Andrea Abodi.
Il tempo di esaltare la duttilità della sua squadra, capace di interpretare al meglio il nuovo 4-2-4 azzurro e l’Italia, costretta da problemi di disponibilità torna al 3-5-2. Queste sono le indicazioni della vigilia. Vedremo poi se davvero sarà così. Anche nel modo di interpretarlo. Davanti a Buffon insomma ci aspettiamo BarzagliBonucci-Chiellini come accaduto per la verità una sola volta con Conte in Nazionale, ovvero nella delicata trasferta di Sofia, del marzo scorso (Bulgaria-Italia 2-2). Il modo migliore per Chiellini di festeggiare le sue 80 partite azzurre, a un gradino da un terzetto mitico Tardelli-Bergomi-Baresi, che occupa la decima posizione di tutti i tempi. Sono passati quasi undici anni dalla sua prima volta a Messina contro la Finlandia e quasi 8 dal suo primo gol alle Far Oer, diventati poi 6, dopo l’incredibile doppietta (più autogol) realizzata all’Azerbaigian all’andata, un anno fa. A Baku la sua è stata una prestazione di sofferenza nel primo tempo, come per Bonucci, poi cresciuta nella ripresa. E se il compagno juventino era stato molto filo contiano domenica, ieri è toccato al Chiello mandare messaggi al ct, durante la conferenza stampa congiunta, dopo che lo stesso Conte gli aveva fatto i complimenti per il traguardo che centrerà oggi: «Io spero di avere Conte al mio fianco ancora per i tre anni che penso di avere davanti. Arrivare a 80 presenze significa infatti che sto invecchiando, ma è sempre una bella soddisfazione».
SCELTE. Potrebbe manifestare lo stesso concetto Alessandro Florenzi. Il romanista infatti sembra destinato a un posto da titolare. Sarebbe la sua seconda volta all’Olimpico, dopo l’amichevole papale dell’agosto di due anni fa. Dimostrando la sua duttilità, il ragazzo di Vitinia dovrebbe giocare interno destro nel possibile 3-5-2 anti Norvegia. Con lui in mediana toccherà a Montolivo prendere in mano la regia della squadra, orfana di Pirlo, Verratti, oltre a De Rossi squalificato e Marchisio lungodegente. Per il capitano del Milan si tratta del ritorno in azzurro dopo la frattura alla tibia rimediata alla vigilia del Mondiale brasiliano. A completare il reparto dovrebbe esserci Soriano, preferito a Bertolacci. Capitolo esterni: Darmian sicuramente sarà confermato a destra mentre per quanto riguarda la fascia sinistra ballottaggio De Sciglio-El Shaarawy. Ieri pomeriggio Conte ha parlato a lungo con l’ex milanista. Potrebbe essere lui il giocatore preferito, alternando un giocatore con maggiori qualità difensive a destra a lui, attaccante esterno. Ovviamente, per quanto riguarda lo schema, il 3-5-2 potrebbe essere anche un 4-3-3, con Darmian posizionato più basso e il Faraone alzato di più, con Chiellini alle spalle, senza chiedere allo juventino una spinta eccessiva. Questione di dettagli. Per quello che ha annunciato alla vigilia, in attacco la coppia scelta ancora da Conte sarà quella formata da Pellè-Eder, a meno che stamane, nella rifinitura l’attaccante doriano, uscito da Baku acciaccato, non denunci problemi che lo metterebbero a rischio. In questo caso ballottaggio tra Zaza e l’ex juventino Giovinco, apparso in condizione eccellente contro gli azeri (e ieri nuovamente fermato dalla traversa nei calci di punizione finali. Vero che, per suo conto, l’attuale attaccante bianconero ha all’attivo il primo gol di queste qualificazioni azzurre, realizzato a Oslo all’andata nel settembre 2014.
Conte comunque confida di poter contare ancora sulla nuova coppia azzurra, PellèEder, su cui il tecnico ha lavorato in tutti questi giorni proficuamente. Se l’Italia ha iniziato il suo cammino verso la Francia con il tandem “ignorante” Zaza-Immobile il lavoro è stato portato a termine proprio dagli “stranieri” voluti da Conte. A Baku alla festa italiana era mancato solo l’acuto del ragazzone del Southampton, che per come sta giocando in azzurro meriterebbe l’abbraccio dell’Olimpico.