Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Il Parma ha riportato tutte le Coppe a casa
Asta da 50mila euro. Carra: «Giusto così»
Il Parma s’è riappropriato ieri delle pagine più fulgide del suo passato. Tre Coppe Italia, due Uefa, una Coppa Coppe, una Supercoppa Europea e una Supercoppa Italia. Più la Tim Cup abbinata all’ultima Coppa Italia. E altri 295 trofei conquistati dalle formazioni giovanili. Ieri mattina il dg gialloblù Luca Carra si è presentato con tante speranze all’Istituto vendite Giudiziarie dove a mezzogiorno era in programma l’apertura delle buste con le offerte per il lotto. Erano infatti arrivate diverse manifestazioni di interesse
Il Parma s’è riappropriato ieri delle pagine più fulgide del suo passato. Tre Coppe Italia, due Uefa, una Coppa Coppe, una Supercoppa Europea e una Supercoppa Italia. Più la Tim Cup abbinata all’ultima Coppa Italia. E altri 295 trofei conquistati dalle formazioni giovanili. Ieri mattina il dg gialloblù Luca Carra si è presentato con tante speranze all’Istituto vendite Giudiziarie dove a mezzogiorno era in programma l’apertura delle buste con le offerte per il lotto. Erano infatti arrivate diverse manifestazioni di interesse per questo o quel trofeo, anche da parte di tifosi del Parma residenti all’estero. In realtà la procedura prevedeva che il lotto fosse assegnato tutto intero, e questo ha fatto il gioco del Parma che ha corrisposto i 50mila euro più iva e diritti (in tutto 68 mila circa) per portare a casa l’argenteria.
IL VALORE. La cifra è quella stabilita dai periti incaricati dai curatori fallimentari ma è in realtà alta se si considera che i trofei sono solo copie degli originali che l’Uefa rivuole indietro l’anno successivo alla conquista. Copie che peraltro Tanzi faceva produrre e distribuiva con grande larghezza ai protagonisti di quei successi. Per il neonato Parma calcio 1913 e per i suoi tifosi però hanno un valore inestimabile perché brillano ancora adesso di tanti splendidi ricordi, vittorie sulla Juve (3) in primis, poi su Milan (2), Marsiglia, Fiorentina e Anversa.
IL GESTO. Carra ha giustificato l’esborso anche con una motivazione particolare: «Le nostre coppe tornano dove è giusto che stiano. Dal momento dell’affiliazione in Serie D, Parma Calcio 1913 era già stato riconosciuto dalla Federazione quale legittimo erede della tradizione sportiva di Parma A.C. e Parma F.C.: i trofei nazionali ed europei conquistati dal Parma sul campo sono ora di nuovo, anche concretamente, nella disponibilità della società che ha acquisito le copie simbolo di una storia che nessun fallimento potrà mai cancellare e che nessuno potrà mai togliere al Parma Calcio e ai suoi tifosi. Era nostra intenzione, in questa occasione, fare un gesto che fosse anche un piccolo ristoro ai tanti creditori dell’ultimo crac. Sappiamo bene che queste Coppe non hanno un gran valore commerciale ma per noi ne hanno uno altissimo sul piano sentimentale».
La società ha annunciato attraverso i social network che domenica prima della sfida contro il Forlì le Coppe verranno portate in passerella al Tardini, per la gioia di tutti i tifosi. Così come s’è fatto proponendo la presidenza a Nevio Scala, insomma, il nuovo Parma guarda avanti ma si forza del suo passato, scegliendo ovviamente uomini, vittorie e valori che possano illuminare la lunga strada ancora da percorrere.