Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Allegri studia due Juve. E si rivede Lichtsteiner
Il tecnico per San Siro valuta il 3-5-2 con o senza Pogba e Morata, l’esterno a Vinovo per iniziare il recupero
Quanti dubbi per Massimiliano Allegri alla vigilia del derby d'Italia. Morata sì, Morata no? Pogba sì, Pogba no? In attesa di risolvere i dubbi il tecnico della Juventus sta studiando due formazioni alternative. Una con entrambi, l'altra senza. Ma nel frattempo può esultare per il ritorno all'attività di Stephan Lichtsteiner a soli dieci giorni dall'intervento al cuore.
Il giocatore svizzero se l'è vista veramente brutta ma ora può tirare un sospiro di sollievo. Ieri mattina, in una Vinovo deserta viste le 48 ore di relax date al gruppo, è tornato per la prima volta allo Juventus Center per iniziare il recupero dopo l'operazione di ablazione resasi necessaria dopo che al giocatore era stata diagnosticata un'aritmia cardiaca benigna in seguito il malore accusato nell'intervallo contro il Frosinone. «Il lavoro di recupero prosegue. Che bello rivederti a Vinovo, Stephan!». Così è stato accolto ieri pomeriggio dal club di corso Galileo Ferraris che su Twitter ha espresso tutta la sua gioia nel riabbracciarlo. Ma questo è soltanto il principio. La ripresa è appena cominciata e se tutto procederà come deve il terzino sarà clinicamente guarito all'inizio di novembre, ad un mese esatto dall'intervento. Ovviamente lo staff medico dei campioni d'Italia monitorerà la situazione attraverso altri esami prima di fargli riprendere gli allenamenti e l'attività agonistica. In ogni caso una bella notizia per il giocatore che inizia a vedere la luce in fondo al tunnel dopo il grande spavento.
Ma quella di Lichtsteiner non è l'unica favola a lieto fine. Anche Alvaro Morata e Paul Pogba, tornati alla base a causa di due infortuni con le rispettive nazionali, procedono a vele spiegate verso la competa guarigione. I due, con piglio da leader, si sono presentati a Vinovo sia domenica che ieri seguendo il programma di recupero nonostante il dolore per la distorsione alla caviglia e la forte contusione al perone. L'obiettivo è accelerare i tempi per il big match contro quella che fino a due giornate fa era la capolista del torneo a punteggio pieno (5 vittorie su 5). Una sfida chiave. Vincere faciliterebbe la rincorsa verso la vetta e farebbe da viatico per la sfida di Champions di mercoledì 21 contro il Borussia Mönchengladbach. I due dovrebbero recuperare in tempo, ma non è detto. Ecco perché l'ex allenatore del Milan sta vagliando due formazioni alternative.
Al momento l'unica certezza sembrerebbe il modulo: quel 3-5-2 "camaleontico" (che in fase offensiva si trasforma in un più offensivo 4-3-3) che ha permesso alla Vecchia Signora di conquistare sei punti negli ultimi 90 minuti contro il Siviglia in Champions League ed il Bologna in campionato. Nel caso in cui entrambi dovessero farcela il francese affiancherà a centrocampo Khedira e Marchisio, quest'ultimo di rientro in cabina di regia dopo l'infortunio alla gamba destra, con "El Crack" in coppia con Dybala. In caso di forfait, invece, il numero dieci verrà sostituito quasi certamente da Sturaro con Zaza in attacco. Molto difficile, se non impossibile, il rientro di Mandzukic. L'attaccante, convocato dalla Croazia nonostante la lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra non fosse completamente guarita, ha seguito un programma di terapia intensiva con lo staff medico croato per tentare l'impossibile. Ma le speranze di vederlo convocato sono state sgretolate l'altro giorno dal responsabile medico della Nazionale bianco-rossa: «Mario ha ancora bisogno di un paio di settimane per evitare recidive». Una prognosi eccessiva considerando che i 20 giorni stilati dalla Juve sono scaduti domenica. Ma da lì ad essere a disposizione contro la squadra di Mancini ce ne va.
Marchisio-Khedira a centrocampo Quasi impossibile il rientro davanti di Mandzukic