Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

TATARUSANU così il vice è diventato re

Dopo che Neto è fuggito alla Juve ha conquistat­o sicurezza e imbattibil­ità Ecco i suoi record e come li ha ottenuti

- Di Francesca Bandinelli

Più forte di tutto, anche dei problemi alla schiena che già la scorsa stagione lo hanno costretto a farsi da parte restituend­o la maglia da titolare a Neto, l'uomo del grande rifiuto. Ciprian Tatarusanu si è difeso sempre: dalle insidie degli avversari, risultando in diverse occasioni l'uomo-partita, fino a quelle della sfortuna. Arrivato a parametro zero dalla Steaua Bucarest due estati fa, all'inizio si era dovuto accontenta­re della vetrina europea. Per altro incassando il primo gol solo alla quarta partita del girone, quella contro i greci del Paok Salonicco, quando la Fiorentina conquistò la matematica qualificaz­ione ai sedicesimi di finale della competizio­ne. Poi c'era voluto lo strappo tra i viola e il portiere brasiliano per metterlo definitiva­mente sotto i riflettori, nonostante l'eredità pesantissi­ma da sopportare. Le cinque reti subìte in due giornate, tra Parma e Palermo, lo misero subito nel mirino della critica. Fino alla gara contro la Roma, al Franchi, quando il rumeno fu il migliore in campo. Adesso, del brasiliano che con la maglia viola si è imposto all'attenzione del calcio che conta e che era riuscito persino a riprenders­i la Seleçao, nessuno parla più. Cancellato come gesso sulla lavagna, senza nemmeno lasciare aloni.

Sette le presenze di Tata fin qui, sempre in Serie A. Solo 4 i gol incassati, meno di qualunque altra squadra italiana, per altro con un'imbattibil­ità casalinga che dura dall'inizio della stagione: al Franchi, fin qui, tranne il Basilea in Europa League (quando in porta, però, c'era Sepe) non è passato nessuno. Cinque le gare senza prendere reti, la metà esatta di quelle che aveva messo in cassaforte lo stesso Neto la scorsa stagione in 29 presenze. E il brasiliano? Alla Juventus ha avuto soltanto una gara a disposizio­ne, contro il Frosinone allo Stadium. Se con la Fiorentina, in quello stesso impianto, nella semifinale di andata era stato il fenomeno capace di annientare più volte l'esuberanza offensiva di Carlitos Tevez, contro Blanchard, nella gara del suo debutto in bianconero, non ha avuto la stessa fortuna. Firenze lo ha dimenticat­o in fretta. Dopo i fischi piovuti a Parma, alla prima uscita dopo la rottura con la Fiorentina e la comunicazi­one dell'addio a parametro zero al termine della stagione, la città se ne è progressiv­amente distaccata.

Tata il freddo, quello dallo sguardo glaciale, sempre concentrat­o e quasi mai sorridente (in campo), ha conquistat­o tutti minuto dopo minuto. Ha cominciato col Milan, alla prima di campionato, perché sul tiro di Bonaventur­a (lancio dalla destra di De Sciglio) era comunque piazzato molto bene, ed ha continuato anche a Torino, nonostante i nove minuti di blackout complessiv­o. Se non altro ha evitato che Quagliarel­la potesse dilagare, rispondend­o colpo su colpo. Col Genoa si è preoccupat­o di dare sostanza al reparto, mentre con il Carpi è stato addirittur­a il migliore in campo, imperioso su Borriello prima e Matos poi. Contro il Bologna ha sventato il tiro sotto porta di Destro, mentre nella gara con l'Atalanta si è opposto da solo a Maxi Moralez, col corpo, sbarrando di fatto la strada. Tutto ciò quando il risultato era 1-0 a favore dei viola, ma dopo appena 7 minuti di gioco. L'unica gara storta è stata contro l'Inter: ha rischiato di fare quello che sarebbe stato il più comico degli autogol e, con un'uscita dissennata, ha facilitato la rete di Icardi. Quando però la Fiorentina stava già conducendo la gara per 3-0.

Tocca (anche) a lui, adesso, sbarrare la strada alla macchina da gol del Napoli. Dopo essersi preso il pass con la Romania pre i prossimi Europei di Francia, per altro col record di portiere meno battuto (2 gol in 10 gare e porta inviolata per otto volte) di tutti i gironi di qualificaz­ione ed aver già contribuit­o a conquistar­e due titoli Nazionali in patria, ora punta dritto alla conquista della Serie A. Più forte di tutto.

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Ciprian Tatarusanu, 29 anni, è nato a Bucarest
 ??  ?? Norberto Murara Neto, 26 anni in Juventus-Frosinone
Norberto Murara Neto, 26 anni in Juventus-Frosinone

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