Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Mexes corre per esserci contro il Toro
Oggi si allenerà con il gruppo Sabato accanto a Romagnoli
Philippe Mexes, 33 anni, difensore del Milan
- Sarà una corsa contro il tempo per Mexes. L’idea di piazzarlo al fianco di Romagnoli, infatti, si sta scontrando con la realtà delle sue condizioni atletiche. Smaltito il trauma distorsivo mediotarsico al piede sinistro, giovedì scorso il difensore francese ha riassaggiato il campo nell’amichevole con il Monza. Dopo la quale ha fatto lavoro di scarico e differenziato per due giorni, mentre ieri, alla ripresa dei lavori a Milanello, pur lavorando per quasi tutta la seduta insieme al resto della squadra, è rientrato in palestra mentre i compagni effettuavano un’esercitazione atletica. Basteranno i prossimi giorni (oggi sarà totalmente in gruppo), solo 4, tenuto conto che il Diavolo giocherà in casa del Torino sabato sera, per mettere Mexes nelle condizioni di scendere in campo dall’inizio? Le probabilità non sono molte, ma ciò non toglie che si farà di tutto per riuscirci.
Mentre Romagnoli rientrerà dalla squalifica scontata con il Napoli, le alternative possibili sono Zapata e Rodrigo Ely. Alex, infatti, non dava grande affidamento già prima e la quarantina di minuti disputata a Udine, durante la quale il Milan ha incassato 2 reti rischiando di farsi rimontare, ha confermato tutti i dubbi di Mihajlovic. Il tecnico serbo, però, ha evidentemente corretto le sue valutazioni sul conto dei primi due. Inizialmente era convinto che Rodrigo Ely fosse già pronto per fare il titolare in serie A, ma dopo l’espulsione con la Fiorentina
l’ha subito messo da parte per Zapata, a sua volta crollato dopo un paio di prestazioni soddisfacenti. In tandem, invece, sono addirittura precipitati contro il Napoli e cosi Mihajlovic preferirebbe non dover scegliere tra uno dei due, tanto più che il colombiano si rivedrà a Milanello soltanto giovedì. Peraltro la decisione di “scongelare” Mexes, che a giudizio di Mihajlovic nemmeno doveva firmare il rinnovo di contratto, nasce da molteplici fattori. La principale è che per una squadra con così poca personalità e leadership, il difensore francese diventa quasi fondamentale, pur avendo anche lui giornate da dimenticare. L’idea, quindi, è quella di rilanciarlo da titolari, come concordato anche con Berlusconi, di cui l’ex-romanista è uno dei “pupilli”.
In vista del match con il Torino sono ancora più consistenti i dubbi rispetto alla disponibilità di Balotelli, che anche ieri ha proseguito con il lavoro differenziato in palestra, in modo da non perdere la condizione. Ormai va avanti così da un paio di settimane e il timore che i suoi fastidi alla zona inguinale stiano evolvendo in pubalgia si fa sempre più consistente. Sembra, però, che negli ultimi giorni ci sia stato un miglioramento e quindi, tra giovedì e venerdì, Mario potrebbe provare a tornare in gruppo, fermo restando che la sua soglia di sopportazione del dolore non è mai stata troppo alta...