Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Riecco Calaiò: Bjelica ha il primato nel mirino

Il ritono dell’Arciere lancia lo Spezia alla caccia del Cagliari capolista, appena 2 punti più su

- Di Nicola Nucci Atc

SPEZIA «Il secondo posto? E' frutto del reale rendimento della squadra, m sappiamo che la strada è lunghissim­a e che il prossimo lunedì avremo un impegno difficile. Non c'è una partita facile, soprattutt­o col Cesena». Nenad Bjelica frena gli entusiasmi dopo la vittoria con la Ternana. Eppure il sesto risultato utile consecutiv­o e il secondo posto in classifica sono l'immagine di uno Spezia che viaggia come una locomotiva verso la sfida col Cesena. Uno scontro al vertice a tutti gli effetti. Il tecnico croato pungola la squadra ad essere ancora più cinica e smaliziata, dopo una vittoria ottenuta col minimo sforzo e senza brillare. Anche se è una vittoria storica, perché la Ternana era una bestia nera per i bianchi. L'ultima sconfitta al Picco risaliva all'11 aprile scorso, per mano della stessa squadra umbra. Bjelica il perfezioni­sta. «Voglio la squadra sempre perfetta, vincere contro la Ternana non è facile e non ci eravamo mai riusciti. Mi piacerebbe però soffrire meno, anche se mi rendo conto che in serie B non esistono spauracchi. Sono sicuro che cresceremo, c'è grande voglia di fare bene». Intanto gli aquilotti volano. E con gli artigli in fuori arrivano al Manuzzi di Cesena per un esame da serie A.

DIFESA D'ACCIAIO. Un gol subito nelle ultime cinque partite sono una garanzia di solidità difensiva. «Il lavoro degli attaccanti aiuta molto la difesa, anche se questo li rende meno lucidi sotto porta - osserva l'allenatore bianconero - ma sanno che si devono sacrificar­e per garantirci solidità. Ma non toglie che voglio maggiore serenità con la palla tra i piedi, voglio che andiamo a prendere qualche fallo, calciare qualche punizione. Da questo punto di vista dobbiamo migliorare tanto». In grande vena Calaiò, mattatore della gara e motore della squadra. Bene anche Postigo. Uno Spezia in grado di cambiare pelle, dal 4-3-3 al 4-23-1, moduli da affinare ed oleare. Ad esempio il 4-3-3 per Bjelica in alcuni «momenti ha funzionato, in altri meno». Un punto di forza è Calaiò al primo gol al Picco. «Una rete che vale tre punti, anche se dal punto di vista del gioco potevamo fare meglio. Dobbiamo continuare a lavorare, ma il bilancio è positivo. Il torneo è lunghissim­o e per realizzare il nostro sogno dobbiamo essere costanti».

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Emanuele Calaiò, 33 anni

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