Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Newey «Red Bull così è finita»
«Con Renault crisi troppo profonda: è insanabile»
Le cose si stanno mettendo davvero male per la Red Bull, almeno a giudicare dai segnali. Dopo il mancato accordo con la Ferrari si è sparsa la voce di un ritorno di fiamma nelle trattative tra Red Bull e Mercedes, ma è stata smentita nel giro di pochi giorni.
Da un po’ si vociferava invece sulla possibilità che Red Bull e Renault tornassero sui passi che li avevano portati al divorzio con un anno di anticipo (il contratto era valido fino a tutto il 2016), Ecclestone si diceva addirittura certo che tutto si sarebbe sistemato a breve. Invece neanche una casella sta andando a posto e Adrian Newey, il geniale progettista della Red Bull, ha spiegato che la spaccatura con i motoristi francesi è troppo profonda perché possa ricomporsi.
PAURA. «Credo che saremo costretti a lasciare la Formula 1, perché Mercedes e Ferrari hanno rifiutato di fornirci le loro power unit per non renderci troppo competitivi. Si sono preoccupate all’idea di essere battute da noi con il loro stesso motore. Purtroppo la nostra relazione con la Renault è al capolinea, c’è stata una crisi troppo profonda nel nostro matrimonio. Di fatto siamo senza un motore».
Newey ha anche sollevato altre critiche sull’operato dei motoristi francesi: «Serve un miglioramento, ma non è stata presa una direzione chiara o comunque non si è capito come raggiungere questo obiettivo. La Red Bull però non deve essere semplicemente messa in condizione di fare numero sullo schieramento, come avviene adesso».
Colpa della stessa Red Bull, ma questo è un fatto che Newey ammette solo a mezza bocca: «Una decisione sarebbe stata necessaria molto prima della fine del 2015, perché i tempi legati al progetto e alla realizzazione dei componenti sono tali che devi sapere cosa stai mettendo in macchina».
TORO ROSSO SALVA. Peraltro questa crisi del team Red Bull ha coinvolto nelle trattative anche la Toro Rosso, che però avrebbe già in mano un accordo con Maranello per poter correre con le power unit di quest’anno, ciò che comunque le consentirebbe di salvarsi.
Bernie Ecclestone ha mediato su tutti i fronti, ma dopo alcuni tentativi ha dovuto alzare le braccia: «Ho parlato con tanta gente ma alla fine non sono io che do i motori. Questa decisione non è nelle mie mani».
A Sochi, Toto Wolff ha fornito qualche dettaglio sulla rottura delle trattative tra Mercedes e Red Bull: «Ne abbiamo parlato in estate. Red Bull è un brand appetibile e ci eravamo chiesti se la collaborazione potesse riguardare anche le vetture stradali, magari con una piattaforma comune. Attendevamo una risposta ma non abbiamo ricevuto le valutazioni che ci aspettavamo e così, a un certo punto, ci siamo fermati e abbiamo chiuso il rapporto». Wolff ha anche spiegato che in caso di defezione della squadra, la Mercedes sarebbe pronta a correre con tre macchine.
«Mercedes e Ferrari hanno avuto paura che le battessimo» La Toro Rosso ha già un accordo