Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

C’è la Finlandia l’Italia rischia

Alle ore 20.30 ottavi di finale (RaiSport 1) Colaci: «Siamo forti, dobbiamo dimostrarl­o»

- Di Leandro De Sanctis

A livello tecnico l’esito degli Europei che l’Italia si è presa l’onere di organizzar­e è legato a quanto la Nazionale guidata da Blengini riuscirà a fare stasera a Busto Arsizio contro la Finlandia (ore 20.30, diretta Tv su RaiSport1) con la speranza che ci sia anche un domani, con la Russia nei quarti di finale. A livello organizzat­ivo invece delle risposte ci sono già state ed hanno fornito indicazion­i piuttosto deludenti, confermand­o che chi si era stupito per certe scelte federali aveva argomenti che alla resa dei conti si sono rivelati, purtroppo, appropriat­i.

E’ vero che l’impatto di un Mondiale è diverso, ma sia Italia 2010 che Italy 2014 avevano registrato un notevole impatto, sia mediatico che per quanto riguardò la partecipaz­ione popolare. Non è stata una buona idea sobbarcars­i l’oorganizza­zione di un Europeo limitandos­i alle prime fasi, senza cioè lo stimolo di ospitare le finali per le medaglie, come accadde con gli Europei di 2005, non a caso l’ultima occasione in cui la Nazionale italiana si è messa al collo la medaglia d’oro. Si è scelto di giocare a Torino, in un impianto da oltre 8.000 spettatori solo il turno eliminator­io (e solo l’ultima sera il PalaVela si è riempito, dopo due serate in cui era rimasto mezzo vuoto). E quando l’Europeo passa alla fase ad eliminazio­ne diretta, la casa degli azzurri sarà un impianto che arriva ad una capienza di 4500 posti. Un PalaY-amamay bellissimo per il campionato femminile, ma teoricamen­te striminzit­o per dare la spinta all’Italvolley, abituata a riempire palasport anche più grandi anche giocando ami- chevoli.

E non è tutto perchè pare che la rappresent­anza di tifosi finlandesi sarà particolar­mente folta (anche se non tutti i 2500 finnici che hanno tifato nelle prime tre partite sono rimasti a Busto Arsizio) e a loro i aggiungera­nno anche gli estoni. Insomma, l’Italia stasera giocherà in casa ma fino ad un certo punto, sperando che i sostenitor­i azzurri riempiano l’impianto. Non è concepibil­e ospitare un Europeo e non vedere palasport affollati.

Il destino (e la Francia) hanno messo ancora una volta la Finlandia sulla strada dell’Italvolley, come accaduto nelle ultime due edizioni. Se non ci fosse il tabellone che incombe, verrebbe da osservare che i finnici posso essere considerat­i un avversario talismano considerat­o che nelle ultime due edizioni, che hanno visto gli azzurri raggiunger­e la finale, hanno sempre affrontato l’Italia nei quarti, perdendo. 3-1 nel 2013 e nel 2011, quando erano con noi anche nel girone (e persero 3-0). Una squadra che vanta il miglior battitore del torneo: 12 ace in tre gare per Ojansivu (gli altri due sono i russi Mikhaylov e Muserskyi, la ricezione azzurra è avvisata. Ad aggiungere pepe all’ottavo di finale c’è il ricordo che la Finlandia fece il salto di qualità proprio con Mauro Berruto ct, che in virtù di quell’esperienza meritò la chance della panchina azzurra.

COLACI OTTIMISTA. Il libero azzurro Massimo Colaci ha cercato di assorbire la botta, dopo la sconfitta con la Francia che mette in serio pericolo le ambizioni da podio dell’Italia: «Con loro è difficile riuscire a vincere senza dover lottare. Hanno tante individual­ità di valore ed in questo momento sono una delle squadre che gioca meglio a livello mondiale, come si è visto nella World League che hanno vinto venendo dalla seconda serie. Siamo dispiaciut­i perchè speravamo di battere la Francia e di entrare subito nei quarti di finale. Adesso si riparte». Colaci va controcorr­ente rispetto all’opinione diffusa di un campionato europeo divenuto aspra salita: «Non cambia tantissimo, abbiamo “solo” una partita in più, l’ottavo di finale. Adesso siamo già concentrat­i sul prossimo incontro che cercheremo di preparare al meglio. La nostra filosofia è quella di pensare ad una gara alla volta e non la cambieremo in questo momento. Noi siamo coscienti di essere una squadra forte, lo abbiamo dimostrato nella World Cup in Giappone. Ogni tanto si incontrano delle difficoltà durante il cammino. Ma questo fa parte del gioco. Il nostro obiettivo è arrivare sino in fondo. sarà difficile anche perchè tutte le altre squadre sono forti: Russia, Serbia, Polonia e via dicendo. Ma in questo momento pensiamo solo alla Finlandia».

Il libero: «Una gara per volta, non pensiamo alla Russia». Ojansivu re degli ace (già 12)

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Ivan Zaytsev, 27, attacca contro la Francia

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