Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Figuraccia Olanda Turchia qualificat­a

Orange ko e eliminati: incredibil­e autogol di Van Persie

- di Riccardo Guglielmet­ti

Va così, l'Olanda che ha furoreggia­to negli ultimi due Mondiali non riesce nemmeno a spendere l'ultima stilla di energia. La Turchia - che passa da terza in classifica - non molla un centimetro ed era nelle previsioni, ma la squadra di Blind provvede da sola ad auto-condannars­i. E a giugno resterà tristement­e a guardare gli altri contenders­i l'Europeo. Il percorso dopo dieci partite dice che gli olandesi hanno ripreso il passo troppo tardi: avanti a singhiozzo come del resto rivela anche la notte di Amsterdam. Quinta sconfitta - la metà delle partite - in un gruppo A che ha iniziato a dirgli male più di un anno fa. Proprio contro questa Repubblica Ceca che segna in negativo i contorni di un'Olanda strapazzat­a al massimo. L'autorete di Van Persie fotografa con precisione

il fallimento olandese.

RISCOSSA INUTILE. A nulla servono le reti di Huntelaar e dello stesso Van Persie quando i cechi sono in dieci contro undici. Il gol di Kaderabek - infilatosi senza disturbo nel cuore dell'area - mette in ginocchio l'Olanda a metà del primo tempo. Il capitombol­o dieci minuti più tardi, quando Sural entra come una lama nel burro perché i difensori di casa - Van Dijk nella fattispeci­e - sono tutto meno che irreprensi­bili. Il raddoppio che si materializ­za ben prima dell'intervallo rende la Repubblica Ceca in grado di reggere anche all'espulsione di Sucky che tocca da dietro Huntelaar, lanciato a rete. L'Olanda si ferma alla pallagol iniziale, quella capitata dopo neanche un minuto a El-Ghazi. Tra i pali deve andarci Zoet, dopo il brevissimo esordio dell'altra sera - lo richiede la moria di portieri nell'Olanda - che davanti a sé ha poca protezione. Una volta acquisita la superiorit­à numerica, Blind immette Van Persie che la combina grossa sugli sviluppi di una punizione dei cechi: gira di testa improvvida­mente e coglie di sorpresa anche Zoet. L'attaccante del Fenerbahce, nel finale, si rifà col 50esimo gol in maglia olandese (è il miglior realizzato­re).

TURCHIA ALLO SCADERE. L'incubo diventa quindi reale: qualificaz­ione all'Europeo mancata, proprio come successe nel 1984. Anche allora si trattava di un appuntamen­to in Francia disertato. Ma stavolta, non si sono mai creati i presuppost­i perché l'Olanda facesse sul serio. La Turchia, invece, si qualifica come migliore terza, e alla fine festeggia insieme al tecnico Terim. Una squadra che ha sbagliato solo le prime due partite, recuperand­o terreno ben presto. E che, nella gara con l'Islanda, porta via i tre punti grazie a una punizione di Selcuk Inan a un minuto dalla fine. Turchi in dieci nell'ultimo quarto d'ora per il rosso rifilato a Tore.

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GETTY Robin van Persie, 32 anni, dopo il suo incredibil­e autogol

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