Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Nuovi italiani alla Camera c’è il primo sì

Così gli stranieri nati qui diventeran­no atleti azzurri

- Di Ettore Intorcia

Una svolta epocale per il nostro Paese, un impatto fortissimo su tutto lo sport italiano. Che al tempo stesso è beneficiar­io ma anche sponsor, tra le righe, di una riforma che ci avvicina al resto d’Europa, anche sul piano sportivo). Con 310 sì, 68 voti contrari e 83 astenuti la Camera ha infatti approvato il disegno di legge sulla cittadinan­za che, attraverso lo ius soli e lo ius culturae, farà diventare italiani gli stranieri nati nel nostro Paese o i minori che abbiano compiuto un ciclo di studi qui da noi. Ora la sfida di ritorno si giocherà in Senato, dove c’è meno margine di manovra per la maggioranz­a e dove le opposizion­i (su tutte la solita e prevedibil­e Lega) daranno battaglia. Però il dado è tratto. La norma sarà retroattiv­a: anche chi ha già superato i 20 anni d’età, ma ha i requisiti previsti, potrà ottenere la cittadinan­za.

Saranno italiani i figli, nati nel nostro Paese, di genitori stranieri (la norma si riferisce sempre agli extracomun­itari) dei quali almeno uno abbia un permesso di soggiorno dell’Unione Europea di

NATI IN ITALIA.

lunga durata. Entro il 18° anno d’età la richiesta deve essere formalizza­ta da un genitore o da chi ne fa le veci; il ragazzo o la ragazza, invece, potrà fare richiesta in prima persona entro il 20° compleanno.

Ugualmente saranno cittadini italiani i figli di stranieri che sono nati nel nostro Paese, ci sono rimasti legalmente e ininterrot­tamente fino ai 18 anni d’età: la domanda andrà formalizza­ta entro i 20 anni.

NATIERIMAS­TI.

L’altro criterio è quello della formazione. Anche in questo caso a prescinder­e dai requisiti dei genitori, sono considerat­i italiani gli stranieri nati nel nostro Paese o arrivati qui prima dei 12 anni che abbiano studiato per almeno 5 anni nelle nostre scuole(valgonoanc­heipercors­idiformazi­oneprofess­ionale).

NATI O CRESCIUTI.

Se per lo Stato saranno tutti nuovi italiani, per il nostro sport gli stranieri nati e cresciuti nel nostro Paese saranno tutti possibili nuovi atleti azzurri, se ovviamente sceglieran­no di gareggiare con i nostri colori. Una svolta epocale che rafforzerà tutte le nostre nazionali, ampliando la base di scelta dei selezionat­ori. Nel calcio il modello di riferiment­o è quello della Germania, un sistema sportivo che è arrivato al top anche grazie alla spinta di chi è nato e cresciuto come un tedesco in mezzo ad altri tedeschi.

Tre profili: chance anche per chi arriva in Italia da minore e studia per 5 anni Ora la palla al Senato

NUOVI AZZURRI.

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L’esito del voto a Montecitor­io sul ddl cittadinan­za

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