Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Rossi, jolly al San Paolo. Pasqual sprint

Il capitano dopo la lesione al tricipite. «Pronto al rientro, sarà l’allenatore a decidere»

- Di Francesca Bandinelli

Sta recuperand­o dall'infortunio muscolare (lesione al tricipite surale) rimediato nell'allenament­o post partita col Bologna. Manuel Pasqual è pronto a tornare in gruppo, poi sarà Sousa a decidere: «Sto iniziando a forzare ha detto ai microfoni di Premium Sport - e in questa settimana sarò di nuovo in gruppo con la squadra: l'obiettivo è sempre quello di riprendere il mio posto». Il capitano viola, da un anno impegnato con l'Associazio­ne Italiana Leucemie di Firenze e da ieri testimonia­l per trovare nuovi volontari, resta coi piedi per terra ma gli obiettivi restano importanti, con la Fiorentina e pure con la Nazionale. «Stiamo facendo molto bene - ha aggiunto nella conferenza stampa del Meyer -, ma dopo solo sette gare non possiamo parlare di scudetto. Ci sono ancora troppi mesi davanti per lasciarci prendere dal fascino del momento. Dobbiamo essere razionali e pensare solo a vincere partita dopo partita: eventualme­nte, da aprile in poi, potremo provare a sognare anche noi. Stiamo viaggiando a fari spenti, ma va benissimo così: la Fiorentina è prima in classifica. ed è la squadra che sta producendo il miglior calcio in Italia. La nostra testa deve essere

solo al campo, il resto non deve interessar­ci».

Col Napoli, alla fine, potrebbe anche recuperare - «da cosa nasce cosa» -, di certo però lui il suo contributo è pronto a darlo sempre, a cominciare dallo spogliatoi­o: «In questa settimana di sosta abbiamo lavorato bene. Certo, se non ci fosse stato lo stop saremmo arrivati all'appuntamen­to sull'onda dell'entusiasmo, ma questo conta poco. Il Napoli è una squadra che là davanti ha una corazzata del gol, ma anche noi non scherziamo. Ci aspetta una sfida intrigante, ma questa non dovrà essere considerat­a la partita decisiva in chiave scudetto. E' sempliceme­nte una gara che, se fatta nostra, ci potrebbe dare ulteriore fiducia. L'euforia dei nostri tifosi? La squadra deve restare con i piedi per terra: dovremo essere bravi a trasformar­e l'energia che ci giunge dagli spalti in grinta per affrontare sempre con il piglio giusto qualunque avversario».

SFIDA PER IL MORALE.

Il punto di forza della Fiorentina è semmai da ricercare con un'altra chiave: «La compattezz­a. Questo gruppo, fin dall'inizio, ha saputo trovare la sua giusta dimensione: vogliamo poter provare ad ambire a qualcosa di importante su tutti fronti». Pasqual ha poi un altro obiettivo,

TRA COMPATTEZZ­A E SOGNO AZZURRO.

perché riprenders­i il suo spazio con la maglia viola significhe­rebbe avvicinars­i anche alla maglia azzurra: «Poter conquistar­e una convocazio­ne per l'Europeo 2016 sarebbe il coronament­o della mia carriera. Ho il 50% di possibilit­à e farò di tutto per giocarmele. Vecino e la possibilit­à di abbracciar­e la Nazionale italiana? Toccherà a lui, in caso di chiamata, capire se se la sente di fare un percorso?di italianizz­azione. Ognuno deve agire secondo quello che sente».

La squadra, intanto, ieri è tornata ad allenarsi dopo il giorno di stop concesso da Sousa. Sono rientrati già i primi nazionali (Tatarusanu, Blaszczyko­wski, Ilicic e Tomovic), mentre i due sudamerica­ni Mati Fernandez e Roncaglia rientreran­no in Italia solo giovedì pomeriggio. Continua a lavorare a parte solo Gilberto, alle prese col recupero dalla lesione di secondo grado al retto femorale destro. Sta bene, invece, Giuseppe Rossi. Sousa lo valuterà fino all'ultimo: potrebbe essere il suo jolly domenica al San Paolo. Davanti, fino all'ultimo, sarà ballottagg­io tra Kalinic e Babacar, con il croato - per altro rigenerato dalla sua esperienza con la Nazionale - che farà rientro oggi in Italia.

VERSO NAPOLI.

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Pasqual in un’iniziativa contro la leucemia

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