Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Rossi, jolly al San Paolo. Pasqual sprint
Il capitano dopo la lesione al tricipite. «Pronto al rientro, sarà l’allenatore a decidere»
Sta recuperando dall'infortunio muscolare (lesione al tricipite surale) rimediato nell'allenamento post partita col Bologna. Manuel Pasqual è pronto a tornare in gruppo, poi sarà Sousa a decidere: «Sto iniziando a forzare ha detto ai microfoni di Premium Sport - e in questa settimana sarò di nuovo in gruppo con la squadra: l'obiettivo è sempre quello di riprendere il mio posto». Il capitano viola, da un anno impegnato con l'Associazione Italiana Leucemie di Firenze e da ieri testimonial per trovare nuovi volontari, resta coi piedi per terra ma gli obiettivi restano importanti, con la Fiorentina e pure con la Nazionale. «Stiamo facendo molto bene - ha aggiunto nella conferenza stampa del Meyer -, ma dopo solo sette gare non possiamo parlare di scudetto. Ci sono ancora troppi mesi davanti per lasciarci prendere dal fascino del momento. Dobbiamo essere razionali e pensare solo a vincere partita dopo partita: eventualmente, da aprile in poi, potremo provare a sognare anche noi. Stiamo viaggiando a fari spenti, ma va benissimo così: la Fiorentina è prima in classifica. ed è la squadra che sta producendo il miglior calcio in Italia. La nostra testa deve essere
solo al campo, il resto non deve interessarci».
Col Napoli, alla fine, potrebbe anche recuperare - «da cosa nasce cosa» -, di certo però lui il suo contributo è pronto a darlo sempre, a cominciare dallo spogliatoio: «In questa settimana di sosta abbiamo lavorato bene. Certo, se non ci fosse stato lo stop saremmo arrivati all'appuntamento sull'onda dell'entusiasmo, ma questo conta poco. Il Napoli è una squadra che là davanti ha una corazzata del gol, ma anche noi non scherziamo. Ci aspetta una sfida intrigante, ma questa non dovrà essere considerata la partita decisiva in chiave scudetto. E' semplicemente una gara che, se fatta nostra, ci potrebbe dare ulteriore fiducia. L'euforia dei nostri tifosi? La squadra deve restare con i piedi per terra: dovremo essere bravi a trasformare l'energia che ci giunge dagli spalti in grinta per affrontare sempre con il piglio giusto qualunque avversario».
SFIDA PER IL MORALE.
Il punto di forza della Fiorentina è semmai da ricercare con un'altra chiave: «La compattezza. Questo gruppo, fin dall'inizio, ha saputo trovare la sua giusta dimensione: vogliamo poter provare ad ambire a qualcosa di importante su tutti fronti». Pasqual ha poi un altro obiettivo,
TRA COMPATTEZZA E SOGNO AZZURRO.
perché riprendersi il suo spazio con la maglia viola significherebbe avvicinarsi anche alla maglia azzurra: «Poter conquistare una convocazione per l'Europeo 2016 sarebbe il coronamento della mia carriera. Ho il 50% di possibilità e farò di tutto per giocarmele. Vecino e la possibilità di abbracciare la Nazionale italiana? Toccherà a lui, in caso di chiamata, capire se se la sente di fare un percorso?di italianizzazione. Ognuno deve agire secondo quello che sente».
La squadra, intanto, ieri è tornata ad allenarsi dopo il giorno di stop concesso da Sousa. Sono rientrati già i primi nazionali (Tatarusanu, Blaszczykowski, Ilicic e Tomovic), mentre i due sudamericani Mati Fernandez e Roncaglia rientreranno in Italia solo giovedì pomeriggio. Continua a lavorare a parte solo Gilberto, alle prese col recupero dalla lesione di secondo grado al retto femorale destro. Sta bene, invece, Giuseppe Rossi. Sousa lo valuterà fino all'ultimo: potrebbe essere il suo jolly domenica al San Paolo. Davanti, fino all'ultimo, sarà ballottaggio tra Kalinic e Babacar, con il croato - per altro rigenerato dalla sua esperienza con la Nazionale - che farà rientro oggi in Italia.
VERSO NAPOLI.