Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Mizzau: Ok dopo pochi giorni e che strano svegliarsi alle 10...
A mezzanotte e quaranta Alice Mizzau è appena uscita dall’acqua. L’azzurra, medaglia d’argento mondiale con la staffetta 4x200, si è trasferita a Caserta per tornare a lavorare con Max Di Mito. L’Adn Swimproject di Andrea Di Nino, che allena un gruppo di atleti di livello internazionale non solo italiani, ha appena finito due settimane di test in orario…olimpico, con il primo allenamento all’ora di pranzo e il secondo alle 22.
«All’inizio ho fatto fatica ad abituarmi - racconta Alice - Direi che ci vogliono almeno quattro o cinque giorni per prendere il ritmo giusto».
Le difficoltà principali?
«Io sono sempre stata piuttosto mattiniera e la sera non andavo mai a dormire dopo le 22.30. Ritrovarmi in acqua a quell’ora non è stato subito facile».
Però…
«Però ho imparato a svegliarmi alle dieci di mattina, è la prima volta che ci riesco in vita mia! All’inizio mi capitava di spalancare gli occhi alle quattro di notte ma è una cosa che si supera in fretta».
Le strade di Mizzau e Di Mito si sono riunite proprio in questa stagione: l’anno scorso lei ha scelto la Spagna e lui era ancora il ct di San Marino ma sono sempre rimasti in contatto. La loro olimpiade nasce a Caserta: «C’è tutto quello che serve per lavorare bene - spiega Di Mito, in passato allenatore anche di Federica Pellegrini - conosco Di Nino da tempo e non abbiamo avuto bisogno di troppe parole per andare d’accordo. Alice ha reagito bene agli allenamenti in notturna, io non ho cambiato di una virgola i programmi e dopo qualche giorno tutto è filato liscio. Nuota 14/16 chilometri al giorno senza grossi problemi. Si tratta solo di abituarsi, in fondo nell’atletica gareggiano la sera tardi senza nessuna difficoltà. Adesso tocca a noi».