La continuità di Ventura Le debolezze di Mihajlovic

Giampiero Ventura allena il Torino da cinque anni, Sinisa Mihajlovic il Milan nemmeno da 5 mesi. Potremmo guardare lo stesso dato dal versante delle società e dire che il Toro non cambia allenatore da 5 anni e il Milan in questi 5 anni ne ha cambiati 5 o, volendo, 4 nelle ultime due stagioni. La continuità conta, eccome. Il Toro gioca, il Milan ci prova. E ogni volta che non ci riesce (il che capita spesso), Mihajlovic cambia: formazione, idee o moduli. O tutt’e tre insieme. La ripassata che gli ha dato il Napoli ha indotto Berlusconi a intervenire con i consigli della sua epoca di allenatore della Edilnord. E Sinisa lì ad ascoltarlo. Quello che è chiaro per Ventura, è confuso per Mihajlovic che ora si fa sorreggere solo dai precedenti: il Milan non perde contro il Torino in Serie A dal novembre 2001. Da tempo, i ruoli delle due società si sono invertiti. Il Toro chiude il campionato davanti al Milan dalla stagione 2013-14, in questo campionato ha già 4 punti in più e, come tipo di squadra, sembra proprio l’opposto dei rossoneri.

Un esempio: è la squadra che ha recuperato più punti da situazione di svantaggio (sette), mentre il Milan ha perso tutte e quattro le gare in cui è andato sotto nel punteggio. Il senso sembra chiaro: una squadra si rialza, l’altra si abbatte. E l’aspetto che fa riflettere di più è che la squadra senza nerbo sia allenata da Mihajlovic, un tecnico che fa della grinta, del carattere, del furore e della rabbia le doti principali del suo calcio.