Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Conta, ma più per Allegri: se perde dice addio al titolo

- A.pol.

La classifica conta per tutt’e due, ma per la Juventus vale di più, molto di più. Se perde, chi va a ripescare i bianconeri a -11 dall’Inter e magari a -13 dalla Fiorentina? E come può sperare di rimontare una dozzina di squadre? I numeri del passato sono a suo favore visto che non perde a San Siro contro l’Inter da 5 partite (nelle successive: 3 vittorie e 2 pareggi), ultima volta nell’aprile 2010. Anche il momento attuale dell’Inter non è il massimo: 5 vittorie consecutiv­e all’inizio, poi un punto conquistat­o nelle ultime due gare e 4 gol incassati nell’ultima a San Siro contro la Fiorentina. Però stiamo guardando la gara dalla parte della Juve, di una squadra che sembra ancora non rendersi conto di quanto le stia succedendo. In questo campionato, la Juve dei 4 scudetti è già andata in svantaggio in 5 partite, tanto per citare un dato che stravolge il pensiero più tradiziona­le sul conto di questa squadra: era inaffondab­ile nelle tempeste, oggi affonda con la brezza.

Inter e Juve segnano poco, troppo poco, per le risorse offensive di cui dispongono. Jovetic e Dybala sono a 3 gol, il montenegri­no con un rigore, l’argentino con due. Icardi (che quando incrocia la Juve si scatena) è indietro, Mandzukic è ancora all’asciutto in campionato. Hanno una differenza-reti da centroclas­sifica (e in effetti la Juve è lì): Inter +2, Juve +1. Il peso però è quasi tutto su Allegri, perché l’Inter è seconda, a 2 punti dalla Fiorentina, e solo pochi mesi fa nessuno ci avrebbe scommesso un euro.

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