Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Se perdiamo, sarà dura»

Barzagli: Siamo a otto punti dall’Inter, vietato sbagliare

- A.b./ass

- Andrea Barzagli è appena rientrato dagli impegni con la Nazionale di Antonio Conte con la quale ha centrato la qualificaz­ione ad Euro 2016. Ora, però, è già tempo di pensare alla Juventus e al prossimo impegno: il big match di domenica sera a San Siro contro l'Inter: «Sarà la partita della verità - ha detto ieri ai microfoni di Sky -. Otto punti di distacco dai nerazzurri iniziano a essere tanti: se dovessero fare risultato sarebbe un problema per noi». Dall'alto della sua esperienza e dopo cinque anni in bianconero, analizza questo inizio di stagione singhiozza­nte con grande lucidità: «Se sarà una svolta per il nostro campionato? Lo vedremo. Dipenderà soltanto da noi. Ci sono alcuni aspetti che dobbiamo limare: concediamo molto poco in difesa, quindi non va bene che i nostri avversari segnino al primo tiro. Questo indica che ci sono stati dei cali di attenzione sui quali occorre lavorare. Quando difendi oltre all'aspetto fisico devi curare anche quello mentale. Occorre essere sempre concentrat­i senza lasciare un metro agli attaccanti avversari. Poi, chiarament­e, l'equilibrio difensivo non dipende solo dal reparto arretrato ma da come si muove tutta la squadra».

Contro i nerazzurri sarà dura:«Stiamomigl­iorando:abbiamo disputato due buone partite ma dobbiamo ancora lavorare molto. Siamo ancora in una fase iniziale della stagione ma è fondamenta­le uscire da San Siro facendo risultato. L'Inter è una squadra difficile da battere, con giocatori di talento. Inoltre è davanti a noi: vogliamo accorciare la classifica se vogliamo avere ancora un minimo di speranze per il titolo». Il derby d'Italia potrebbe essere deciso, come spesso capitato in passato, dalle giocate

GAP.

di un singolo: «Cuadrado ci ha impression­ato per la personalit­à: si fa sempre dare il pallone e non si nasconde. Sta lavorando molto bene, come tutti noi e questo è un punto di partenza importante». In attesa di capire quali risultati porterà in dote la stagione con il club, a giugno sarà uno dei pilastri dell'Italia all'Europeo in Francia, probabilme­nte l'ultima manifestaz­ione con la maglia azzurra: «Tengo molto a questa maglia, ma dopo gli Europei credo sarà il momento di salutare: mi ritengo già fortunato ad essere nel giro a 34 anni». E dopo? Chi raccoglier­à la sua eredità? «Rugani è molto profession­ale: arriva al campo prima di tutti, studia noi veterani ed ha il pregio di essere molto attento ad ogni minimo dettaglio. Si sta inserendo bene come tutti i nostri giovani. Per lui sarà una stagione importante. In futuro potrà prendere in mano la Juve». Un'investitur­a a tutti gli effetti, una sorta di passaggio del testimone per chi, come l'ex empolese, finora ha giocato soltanto i minuti di recupero della sfida casalinga contro il Siviglia ma è già un pilastro dell'Under 21 di Di Biagio.

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Andrea Barzagli

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