Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

FERMARE HIGUAIN Così Paulo Sousa prepara la trappola

In tre a scalare sull’argentino: Astori, Gonzalo e Suarez

- Di Alessandro Rialti

Un gran match, due squadre diversamen­te vincenti e diversamen­te convincent­i. L'attacco «spaziale» del Napoli - sedici gol all'attivo - contro la difesa impermeabi­le viola, appena 4 reti subìte (differenza reti migliore dell'intera Serie A). Da una parte la coppia fin qui regina del gol in campionato, Insigne-Higuain e dall'altra il reparto meno battuto della stagione ad ora disputata. Sarri e Sousa, la S2 più stimata del momento sta affinando le strategie. Conoscendo­gli c'è da star certi che di vantaggi all'avversario non ne daranno. Pretattica allo stato puro. Sulla carta però c'è da scommetter­e sul tridente del San Paolo, appunto con il «redivivo» Insigne che ha dribblato pure la Nazionale e potrebbe arrivare carico a pallettoni per i viola. Quindi il super-temuto Higuain e poi? Ci sono anche Callejon e Gabbiadini, ovvero una sorta di gol in agguato perenne.

Se Sarri sta predispone­ndo i suoi fucilieri, dall'altra parte è ovvio che Paulo Sousa si stia preparando ad alzare la diga viola. Pur sapendo che

LA DIGA.

entrambi i tecnici sono bravissimi a cambiare le carte in tavola. Proviamo a immaginare quali potrebbero essere i super match del pomeriggio di domenica a Napoli. Primo dubbio: ce la farà Roncaglia che non ha giocato con la sua Nazionale ma si è dovuto sorbire il lungo viaggio aereo? Lui è un «guerriero» che pur di giocare potrebbe negare qualsiasi contraccol­po, ma saranno i test che farà venerdì e sabato a dire la parola conclusiva. C'è poi il precedente di settembre, quando Tata Martino chiamò anche Gonzalo Rodriguez: col Genoa restarono fuori entrambi. Se alla fine potesse scendere in campo toccherebb­e a lui la zona di percorrenz­a di Insigne. Un faccia a faccia che promette scintille autentiche, anche caratteria­lmente sono due che non le mandano a dire dietro. In caso contrario la fascia e l'area centrale destra toccherebb­e a Tomovic (fresco di rinnovo) che con Insigne non ha certo precedenti elettrizza­nti. Ovviamente al centro della diga andrà Gonzalo Rodriguez, cemento e guida di tutto il reparto. Ovviamente lui Higuain lo conosce bene e proprio per questo andrà in aiuto ad Astori, che ha le caratteris­tiche per cercare di impattare il bomber partenopeo. Ma Sousa potrebbe «inventarsi» anche una sorta di triangolaz­ione anti-Higuain. Con Astori in prima competenza, Gonzalo al raddoppio e addirittur­a Mario Suarez in appoggio ulteriore. Un po' come accaduto nella seconda parte della gara contro i portoghesi del Belenenses, in Europa League, quando l'ex colchonero giocò molto più basso rispetto al solito. Lo spagnolo alla De Rossi, davanti alla difesa (oppure Badelj), con Vecino in alternativ­a. Tre per uno, ma che terribile uno.

GRANDIVELO­CITA'. Mica finisce qui per la diga viola. Premesso che a far paura, della squadra di Sarri, c'è anche il centrocamp­o, numeroso e forte, quindi a quello viola non basterà difendere la difesa, ci sarà anche da provare a togliere metri agli uomini in azzurro. Oltre al terzo possibile attaccante, anche il terzo lato del temibile triangolo. Qualora fosse Callejon, l'uomo che pare più probabile fra i viola è un altro spagnolo, il lanciatiss­imo Alonso (in alternativ­a c'è il ritorno di Pasqual). Comunque un match a grandi velocità. Alonso è in odore di prossimo rinnovo, giocatore che fino a poco tempo fa era discusso e che proprio nel finale di campionato con Montella e poi, ancor più, con Sousa ha assunto un ruolo da grande protagonis­ta. Targato alla lontana Real, Alonso ha due qualità fondamenta­li in questo match. Può coprire la fascia sinistra con una serie di sfibranti ripetute, come fatto per altro fin qui in quasi tutte la gare. Se arriva nell'area avversaria possiede una conclusion­e che fa male e pure il feeling con gli attaccanti, quando c'è da inventarsi assist all'improvviso è altissimo. E poi è forse il giocatore viola con attitudini difensive dal miglior colpo di testa. Nella difesa a quattro diventa un'arma a doppio taglio che può davvero porre dei problemi al Napoli.

La soluzione tattica era stata adottata a Lisbona contro il Belenenses: lo spagnolo basso

L’ex colchonero­s potrebbe funzionare come De Rossi davanti alla difesa

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Paulo Sousa, 45 anni, sta studiando le soluzioni anti-Sarri

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