Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
SOLLIEVO Rossi ha rimesso insieme il Bologna
Recuperato Donsah: il centrocampo è suo. Mounier ora è arruolabile. Tanto spavento (e poi sollievo) per Destro
E c’è stato un momento in cui la nuvola nera di Fantozzi ha coperto il cielo di Casteldebole. Mattia Destro a terra, scontro di gioco durante l’allenamento. Panico. Entrano in campo i medici, bomboletta spray, controllo del ginocchio, tutto ok? Certo. Destro ha ricominciato ad allenarsi, la nuvola nera di Fantozzi si è dissolta, il film è cambiato, Rossi ha tirato un sospiro di sollievo. Del resto, qualche buon motivo per indurlo a pensare che il vento stava girando l’aveva avuto nel primo pomeriggio, quando aveva avuto la conferma che Donsah, Mounier e Maietta avrebbero fatto parte del gruppo. Buone notizie in vista dello spareggio - e vabbè: mezzogiorno e mezzo di fuoco - contro il Palermo. Il Bologna rimette insieme i pezzi del puzzle, e Rossi recupera due titolari (Donsah e Mounier) e una buona soluzione (Maietta) per la difesa. In infermeria al momento ci sono (soltanto) Ferrari, Giaccherini e Acquafresca, più ovviamente Zuculini, il cui recupero (si era infortunato il 1° aprile a Carpi) continua gradualmente.
RIENTRO FONDAMENTALE.
Dopo un mese di assenza, dunque, Donsah è pronto a rimettersi al centro del Bologna. Si era infortunato la notte di Sampdoria-Bologna (14 settembre). Rossi l’ha aspettato, ora è pronto a ridargli le chiavi del centrocampo. Di fatto il ghanese ha giocato solo due mezze partite, 56 minuti con il Sassuolo e 68 minuti a Genova con la Sampdoria; entrambe le volte è uscito per guai fisici. Sempre, però, aveva riempito la sua oretta di gioco di tackle e accelerazioni, di vigore e intelligenza tattica: ecco perché per Rossi Donsah è fondamentale. Non è affatto un caso che, sia contro il Sassuolo che con la Sampdoria, la sua uscita sia stata il segnale della resa rossoblù. E’ cronaca: il Sassuolo ha vinto al Dall’Ara all’ultimo attacco, sfruttando una ingenuità (e un rimpallo) di Diawara, proprio il sostituto di Donsah. E’ sempre cronaca: sette minuti dopo la sua uscita da Marassi, la Sampdoria ha trovato il gol che ha spezzato l’equilibrio, aprendo la porta della vittoria ai blucerchiati. Ergo: senza Donsah il Bologna perde peso a centrocampo, abbassa il tasso di dinamismo, si fa più fragile e si espone maggiormente alle azioni offensive degli avversari. A Donsah Rossi affiancherà Taider, rientrato ieri sera alla base.
AVANTI COL 4-4-2.
Il modulo è stato provato anche ieri. Il Bologna affronterà il Palermo modellandosi sul 4-4-2. Scelte (quasi) fatte. Mirante in porta, coppia centrale formata da Gastaldello e Oikonomou, Mbaye favorito a ricoprire il ruolo di terzino destro (Rossi si era illuso che Krafth fosse pronto, ma lo svedese ha bisogno di altro rodaggio), Masina a sinistra. In mezzo al campo, come detto, i due mediani saranno Donsah e Taider (se l’algerino è affaticato, ecco pronto Pulgar). Sulle fasce agiranno Mounier e Rizzo, pronti nel corso della partita a scambiarsi i ruoli. Ci sarà Brienza vicino a Destro. Non è una novità: i due avevano già giocato insieme, con un modulo pressoché identico, anche nella stagione di Siena; quella che vide il centravanti imporsi all’attenzione generale segnando 12 reti, conquistando la nazionale (il ct Prandelli lo fece debuttare nell’agosto del 2012) e attirando l’interesse della Roma, che infatti l’anno successivo lo vestì di giallorosso.
Con il ghanese in campo il Bologna mai sotto: ecco perché per il tecnico è fondamentale