Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Intanto il ct ha la Coppa di traverso

La finale della Coppa Italia resta un nodo da risolvere

- A.sa.

- Naturalmen­te non è tutto azzurro quello che luccica in casa Italia. Sul piano logistico c’è la questione del ranking e della teste di serie mancata dall’Italia in vista del sorteggio del prossimo 12 dicembre che hanno un po’ incupito il ct. Per la verità la storia recente azzurra dimostra tutto e il contrario di tutto. La Nazionale era testa di serie nel mondiale coreano-giapponese (2002) e lì ci pensò l’arbitro Moreno a mandare a casa una Italia di fenomeni veri; stesso blasone a Euro 2004 e lì ci fregò Svezia-Danimarca. Ci andò benissimo in Germania 2006, dove sfruttammo il titolo nel sorteggio ma non servì a niente essere testa di serie nel 2010, quando uscimmo subito, per mano di Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia. Con Prandelli, nonostante due qualificaz­ioni record con due turni di anticipo sia a Euro 2012 che al Mondiale 2014, l’Italia non era nell’urna 1 in entrambi i sorteggi: nel primo caso è arrivata in fondo, nel secondo è tornata subito a casa. Insomma, meglio pensare a preparare al meglio il torneo.

Il programma di massima, come abbiamo descritto in questi giorni, è già ampiamente fatto (a novembre Italia-Belgio in Kuwait e Italia-Romania a Bologna o Salerno, a marzo Italia-Spagna

COPPA DI TRAVERSO.

a Udine o Napoli e Germania-Italia a Monaco. Lista allargata il 16/17 maggio, lista dei 23 l’1 giugno, ritiro a Coverciano poi a Montpellie­r). Conte non parla di stage ma sogna una finale di coppa Italia da giocare prima della fine del campionato (15 maggio) e avere poi spazio per la Nazionale. In questo senso c’era un impegno morale preso dalla Lega, dopo aver accettato di iniziare il campionato in anticipo, per favorire il lavoro del ct. Il fatto è che, dal 2 marzo, data fissata per il ritorno della semifinale di coppa, delle 10 settimane che arrivano a metà maggio, giusto quella che precede l’ultima di serie A (9/15 maggio) è libera da impegni. Naturalmen­te bisognerà vedere quali e quante italiane saranno ancora in corsa in Europa (finale di Euroleague il 18 maggio a Basilea, finale di Champions il 28 a San Siro) e quali coinvolte anche nella lotta scudetto. Per poter anticipare la finale di coppa Italia (ancora da fissare per tutti questi motivi) le italiane dovrebbero essere tutte uscite, almeno dalla Europa League. Ma per sfruttare una data continenta­le rimasta così vuota, l’Olimpico dovrebbe aprire in mezzo alla settimana (e non di sabato), con orario di inizio alle 18 (dato che il prime time è vincolato ai match Uefa, in concomitan­za). Insomma un vero guazzabugl­io. Senza contare che nel periodo caldo della stagione la disponibil­ità dei club verso la Nazionale tenderà allo zero. Eppure Conte spera di ottenere qualcosa. Anche questo potrebbe essere un elemento che potrebbe aiutare a convicerlo a ripensare al suo futuro.

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Conte e Buffon

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