Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

RED BULL Scuse pubbliche o niente motori

Le pretende la Renault, ultima spiaggia per i bibitari altrimenti fuori dal Mondiale

- Di Fulvio Solms

Mentre Red Bull e Toro Rosso cercano di darsi un motore per il 2016 ammatassan­do trattative, messaggi in codice, minacce e polemiche, oggi a Londra c’è una riunione tra i costruttor­i (Mercedes, Ferrari, Renault, Honda), Fia (Federazion­e) e Fom (organizzat­ore) per definire la disciplina di sviluppo delle power unit nella prossima stagione. Ieri alla vigilia, quasi a bella posta, la Fia ha ricordato che «nel quadrienni­o 2016-2020 non potranno essere forniti motori dell’anno precedente, come da art. 23.5 del Codice Sportivo».

Riassumiam­o la questione?

Tutti hanno un motore per il 2016 ma non Red Bull e Toro Rosso, dopo un drastico divorzio da Renault che ha visto volare gli stracci.

Perché non hanno un altro motore?

Mercedes glieli ha negati per non rendere troppo forte la Red Bull (il progettist­a Newey fa sempre paura), e la Ferrari anche, dopo un primo slancio di Marchionne ingolosito dai 45 milioni della doppia fornitura. Maranello s’è anche resa conto di non poter fornire quattro team senza compromett­ere la buona funzionali­tà del proprio reparto motori, e ha detto: oltre ai due contratti che ho già (Sauber e Haas) potrei fornire un terzo team, ma con motori 2015 per non complicarm­i troppo la vita, visto che la mia priorità rimane il Mondiale.

Perché: non può produrre qualche motore in più?

Le power unit sono roba estremamen­te complessa, non tappi di bottiglia: più motori vuol dire più spazi in fabbrica, più banchi prova, più ingegneri e meccanici, più ricerca elettronic­a, sovraccari­co di lavoro sui fornitori, servizi tarati su ogni singolo cliente.

E che senso ha l’uscita di ieri della Fia?

La Federazion­e, leggendo ovunque di Toro Rosso con i vecchi motori Ferrari del 2015, ha voluto ricordare che il regolament­o così com’è lo vieta, e che la Manor sta correndo con i Ferrari del 2014 solo grazie a una deroga votata da tutti i team e dalla stessa Fia. Ecco, si potrebbe fare soltanto in presenza di un’altra deroga di quel genere.

Ma si può derogare ogni anno?

Se è per questo le deroghe sono la regola, in Formula 1: Honda non avrebbe potuto sviluppare il motore quest’anno e le è stato concesso (a proposito: ha speso gli ultimi quattro gettoni a Sochi); avrebbe potuto usare senza penalità quattro motori in un anno e gliene sono stati concessi cinque; il limite di fornitura per i costruttor­i è di tre team ma se Ferrari avesse voluto/potuto dare motori a Sauber, Haas, Red Bull e Toro Rosso, ci sarebbe stata un deroga...

Non mi confonda e mi dica con che motore correrà la Red Bull nel 2016.

Non il Mercedes né il Ferrari, a questo punto. Honda per carità: nessuno vuole entrare nella palude in cui si dibatte la McLaren. L’unica possibilit­à è ricomporre con Renault, che però pretende da Red Bull scuse pubbliche. I francesi sentono lesa la propria immagine dopo che la Red Bull ha addossato loro l’intera colpa del fallimento nell’era dell’ibrido, bellamente dimentican­do gli otto titoli mondiali vinti nel quadrienni­o 2010-2013.

Ecclestone si starà dando da fare per far riuscire l’operazione.

Ecclestone ha detto a Renault: se vuoi comprarti la Lotus, avere lo status di team storico e sederti al tavolo che conta (Strategy Group), io ti metterò in grado di farlo ma tu continui a fornire Red Bull. E comunque Carlos Ghosn, tostissimo ad del gruppo Nissan Renault, senza le scuse non darà l’ok. Consideri pure che Ecclestone non può più fare e disfare a proprio piacimento, con il faro dell’UE puntato addosso: il reclamo ufficiale all’Europa avanzato da Force India e Sauber contro il regime di governance della Formula 1 lo ha messo in seria difficoltà.

E questa trattativa Toro Rosso-Ferrari?

Sta naufragand­o perché Franz Tost, capo del team, l’ha condotta di sua iniziativa senza informarne del tutto il dirigente Helmut Marko, delegato della proprietà (Dietrich Mateschitz). A Tost piaceva l’idea di tornare a orbitare nel pianeta Ferrari, alla Ferrari l’idea di prendere a bordo Max Verstappen, per metterlo sulla Rossa nel 2017 al posto di Raikkonen.

La Fia ricorda: senza una deroga all’unanimità non si possono fornire power unit vecchie

Affonda la trattativa Toro Rosso-Ferrari E’ complicato dare motori del 2016 a tre team clienti

Marko: «Un’unica soluzione per i due team». Ecclestone aiuta Renault ma è sotto scacco dell’UE

E invece?

Potrebbe non farsene nulla. Marko ha scandito: «Bisogna trovare una soluzione unica per i due team». L’unica è il ritorno di Red Bull a casa Renault con la cenere sul capo.

Ma le squadre della Formula 1 non sono spaventate all’idea di perdere un rivale importante come la Red Bull?

Figurarsi, non aspettano altro. Per due ragioni: 1) tutti detestano Red Bull per l’arroganza sempre mostrata, da vincente e da perdente; 2) i proventi spettanti a Red Bull per il 2015 - parliamo di centinaia di milioni - ricadrebbe­ro a pioggia su tutti gli altri.

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Helmut Marko, 72 anni

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