Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Rinasce il Filadelfia il Toro torna a casa
La prima pietra davanti a diecimila tifosi Cairo: «Rivogliamo lo scudetto del 1927»
Tantissimi tifosi (oltre diecimila) e una fortissima emozione hanno caratterizzato la posa della prima pietra del Filadelfia. Ieri mattina si è svolto a Torino il primo passo verso la rinascita dello storico impianto, la cui inaugurazione dovrebbe avvenire esattamente tra un anno, il 17 ottobre del 2017, a novant'anni dalla prima apertura. Il Toro si appresta, dunque, a riavere la propria casa, con grande soddisfazione dei tifosi, che per quasi vent'anni, dalla demolizione avvenuta nel 1998, non hanno mai smesso di battersi per la causa del Fila.
IL RICORDO DI PULICI.
Sul terreno dove sorgeva il vecchio Fila, nel quale il grande Torino ha conquistato cinque scudetti, nascerà il nuovo impianto che avrà una capienza di quattromila posti e che tornerà ad ospitare rispettivamente gli allenamenti e le partite della prima squadra e delle giovanili granata. Alla cerimonia, con il presidente del Torino Urbano Cairo, hanno partecipato alcuni giocatori granata del presente (Peres e Jansson, entrambi infortunati e costretti a saltare la sfida col Milan) e del passato, tra cui Zaccarelli, Salvadori, Asta, Claudio Sala, Ezio Rossi e Paolo Pulici. Il bomber dell’ultimo scudetto del 1976 si è commosso ricordando gli anni della sua giovinezza, trascorsa tra le mura del Fila, che era un tem- pio intriso di storia e di passione granata: «In questa bellissima giornata a me preme ricordare il vero Filadelfia e le tantissime cose che ho imparato dai giocatori più anziani, che ci hanno tramandato quei valori che ci hanno portato a fare la storia del Toro. Al presidente Cairo chiedo di non chiudere il Filadelfia ai tifosi e mi auguro di essere invitato a dare il primo calcio nel giorno dell'inaugurazione». Alla cerimonia erano presenti anche l'ex allenatore della nazionale di volley Mauro Berruto, tifosissimo granata, e il nuovo cappellano del Torino, don Riccardo Rabella, il sostituto del compianto don Aldo Rabino, che ha benedetto la prima pietra.
IL TITOLO REVOCATO.
Dopo aver risolto la questione del Fila, il popolo granata di prepara ad un’altra battaglia, quella per la restituzione dello scudetto revocato nel 1927. Cairo ha dichiarato infatti di rivolere il tricolore che fu cancellato in seguito allo scandalo scoppiato per un presunto caso di corruzione del difensore juventuno Luigi Allemandi prima del derby decisivo: «Al Filadelfia il Torino ha vinto ben sette scudetti. I cinque del Grande Torino non c'è bisogno di ricordarli, ma prima ne aveva vinti due il Toro del trio delle meraviglie Baloncieri-Libonatti-Rossetti, ma uno ce lo hanno misteriosamente e ingiustamente revocato. L’abbiamo vinto meritatamente e lo dobbiamo riavere».