Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Barça in Bielorussi­a C’è Arsenal-Bayern

Wenger: Dopo i primi due ko ora dobbiamo vincere. I tedeschi sono forti ma sono fiducioso

- di Gabriele Marcotti LONDRA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Bene in Premier League, male, anzi malissimo, in Champions League. Contro l'avversario peggiore l'Arsenal cerca questa sera all'Emirates stadium i primi punti in Europa. Due partite e altrettant­e sconfitte: l'avvio dei Gunners nel Gruppo F è stato pessimo, e rischia di pregiudica­re il proseguo della campagna europea. Eppure contro i campioni della Bundesliga, probabilme­nte la squadra più in forma d'Europa in questo momento, Arsene Wenger fa esercizio di ottimismo. Per nulla intimorito dai numeri dell'armata di Pep Guardiola. Il filotto di nove vittorie in Bundesliga (24 gol all'attivo, solo quattro subiti). E neppure dalla partenza sprint dei bavaresi in Champions, già a quota sei punti, con otto gol segnati e zero subiti. O fa punti questa sera oppure l'Arsenal è fuori.

WENGER. Il primo a saperlo è proprio Wenger che cerca di stemperare la tensione della vigilia. «Abbiamo perso le prime due partite di Champions League e ho letto che avremmo sbagliato l'approccio alle partite - le parole del tecnico alsaziano - In realtà non so se abbiamo sottovalut­ato o meno gli avversari, di certo contro il Bayern non accadrà». Perché - per ammissione dello stesso Wenger «questo Bayern è una delle migliori squadre al Mondo, ma io sono fiducioso». Torna a disposizio­ne Olivier Giroud, dopo la squalifica per il rosso di Zagabria, ma al centro dell'attacco ci sarà Theo Walcott, la scommessa vinta di Wenger. Secondi in Premier League, sei vittorie dopo otto giornate, Wenger spera che i suoi ritrovino la confidenza con cui affrontano le gare di campionato, nonostante quella di stasera sarà la quarta partita in 11 giorni. «Per noi è una gara da vincere - ha aggiunto Wenger -. Vogliamo vincere. Come si fa? Difendendo bene, attaccando bene e segnando noi il primo gol». Negli ultimi cinque anni l'Arsenal si è sempre qualificat­o agli ottavi, sempre come secondo nel girone, ma delle ultime otto gare casalinghe ne ha perse addirittur­a quattro. Eppure Wenger ostenta sicurezza. «Non esiste squadra al mondo che non ne abbia - l'affermazio­ne del manager alsaziano -, ma di certo non sto qui a dirvi quali sono quelli dei bavaresi. Ho comunque fiducia perché in passato abbiamo vinto contro squadra anche più forti di questo Bayern. Guardiola? Ha fatto un lavoro magnifico al Barcellona, ora lo sta facendo anche al Bayern. E' un ottimo manager e ha una filosofia positiva».

GUARDIOLA. Cortesie ricambiate dallo stesso tecnico catalano, generoso di compliment­i. «Vent'anni nello stesso club oggi è impossibil­e - le parole di Guadiola -. Nessuno ha più quell'energia. Può persino diventare noioso per i tifosi, ma Arsène è un'eccezione, come lo era (Sir Alex) Ferguson. Wenger non è solo l'allenatore, è anche il direttore sportivo. Ha cambiato la filosofia del club, prima giocavano un calcio speculativ­o. Wenger è praticamen­te tutto per l'Arsenal e può restare ancora a lungo. Io? Non potrei mai».

Anche se la notizia di giornata, probabilme­nte la più bella per i tifosi del Bayern, è stato Karl-Heinz Rumenigge ad annunciarl­a. «Abbiamo iniziato le trattative per il rinnovo di Pep e a breve ci sarà più chiarezza - le parole del presidente bavarese -. Ci rivedremo entro la fine del 2015. So che esistono altre offerte interessan­ti ma ci sono anche tanti elementi a favore perché resti al Bayern. Siamo ottimisti che Guardiola resti: sarà il nostro tecnico anche dopo l'1 luglio del 2016». L'interessat­o, obbligato ad allungare la striscia di quattro semifinali consecutiv­e, non commenta ma indica nell'Arsenal il favorito della sfida di questa sera. «Per loro è la partita decisiva, e quando hai le spalle al muro solitament­e dai tutto sino alla fine. Dobbiamo essere preparati a quello che ci attende». Quando però in squadra hai un giocatore come Robert Lewandowsk­i, capace di segnare 15 gol nelle ultime sette partite, anche la furia disperata dei Gunners fa meno paura.

Guardiola: Per loro è la partita decisiva: daranno il tutto per tutto. Sarà un match difficile

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GETTY IMAGES Per i tedeschi Özil e Mertesacke­r sfida che vale doppio

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