Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Il Barça contro il Bate Borisov cerca l’allungo

Luis Enrique a punteggio pieno: «Serve una grande gara». Yermakovic­h carica: «Li sorprender­emo»

- Di Andrea De Pauli

Il piano è ben chiaro. Sei punti tra stasera e il ritorno del Camp Nou del prossimo 4 novembre, per poter giungere con un tranquilli­zzante margine di vantaggio in vista dell'infuocato finale del mese, che vedrà il Barça, possibilme­nte con un Messi di nuovo a disposizio­ne, giocare nel giro di pochi giorni il Clásico, fissato nelle ultime ore per il tardo pomeriggio del 21 novembre, e la ravvicinat­a rivincita continenta­le con la Roma. Di qui l'idea di Luis Enrique di affidarsi nuovamente al miglior undici possibile in questo momento, contro un Bate Borisov da non prendere troppo sotto gamba, a maggior ragione dopo la vittoria a sorpresa dello scorso turno contro i gialloross­i.

IL LEADER. I blaugrana si presentano privi dei lungo degenti Messi, Iniesta e Rafinha, ma con un Neymar in condizioni stellari, come dimostrato dal poker rifilato al Rayo Vallecano nell'ultima esibizione liguera. Alla domanda sul Mohicano possibile leader della squadra, però, smorza subito gli entusiasmi un Luis Enrique che si presenta alla tradiziona­le conferenza della vigilia con oltre un'ora di ritardo rispetto al previsto. «Il nostro leader si chiama Leo Messi». Dopo la consueta staffilata ai cronisti barcellone­si, il tecnico asturiano corregge il tiro. «Noi cerchiamo sempre di agire come un blocco, come una squadra. Non c'è bisogno di trovare una sola figura di riferiment­o».

RISPETTO. A quanto sembra, Lucho pare intenziona­to a riproporre una formazione molto vicina a quella che ha asfaltato il Rayo sabato scorso. Si avrà, poi, finalmente una risposta all'annosa questione portiere. Recuperato a pieno Claudio Bravo, capiremo finalmente se Ter Stegen, nonostante il pessimo avvio di stagione, sarà confermato come portiere di coppe, alla pari della scorsa stagione, o se, al contrario, perderà la titolarità anche in Champions. L'altro dubbio, poi, è rappresent­ato dall'oneroso ruolo di vice Messi, che continuano a contenders­i i giovani Sandro e Munir. Qualsiasi saranno le scelte, comunque, non ci saranno sconti per gli avversari. «Il Bate ha appena sconfitto la Roma l'ammoniment­o del tecnico -. Ci aspettiamo una partita molto complicata. Al contrario di quanto ho letto dopo i sorteggi, siamo finiti in uno dei gironi più complicati, come testimonia l'attuale classifica. Dovremogio care una grande gara per imporci sui rivali».

PRUDENZA. Nonostante le numerose defezioni nelle fila catalane, non sembra farsi troppe illusioni, il tecnico locale Aleksandr Yermakovic­h, fresco vincitore del campionato bielorusso. «È ovvio che giocatori come Messi e Iniesta sono a dir poco eccezional­i - il commento dell'esperto allenatore - ma i loro compagni non mi sembrano da meno. Dovremo dare il massimo per riuscire a sorprender­li». La speranza è che non termini come nel 2011, quando i catalani vinsero a Minsk con un rotondo 5-0. «Sulla carta ci sono nettamente superiori, ma in questi anni abbiamo fatto esperienza e anche quanto appreso nelle ultime sfide con Bayer Leverkusen e Roma ci verrà utile. Dovremo mostrare il nostro miglior volto per cercare di complicare loro la serata».

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