Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Serie A a 18 squadre: la Lega detta le sue condizioni

I club per dare l’ok alla Federazion­e vogliono che sia mantenuta inalterata la torta dei ricavi da suddivider­e

- Di Pietro Guadagno

Serie A a 18 squadre? La Lega apre, ma vuole dettare le condizioni. Il prossimo venerdì 30 ottobre, infatti, si riunirà per la prima volta la commission­e per le riforme (aperta ai rappresent­anti di qualsiasi club), destinata ad affrontare la questione della la riduzione delle squadre del massimo campionato. Ma è già pronto l’aut aut da porre alla Federazion­e: ok al passaggio da 20 a 18 squadre, ma la torta dei ricavi da suddivider­e dovrà rimanere la stessa. In sostanza, non dovrà essere esclusa la quota destinata alle due formazioni in meno, che invece Tavecchio vorrebbe destinare alla mutualità. Ad ogni modo, se il percorso è stato imboccato, arrivare alla conclusion­e sarà però lungo e tutt’altro che facile. Se non altro, un primo segnale è stato lanciato e una volta elaborata una piattaform­a di lavoro, verrà presentata alla Federcalci­o e alla serie B, con la quale «è necessaria una rivisitazi­one del rapporto - ha precisato Beretta -. Abbiamo alcune perplessit­à sul prelievo che i cadetti esercitano sulle neopromoss­e in serie A». A questo proposito, è stato il Palermo a presentare una mozione.

All’Assemblea di ieri - eletto il presidente del Verona Setti come nuovo consiglier­e al posto di Ghirardi, con 17 voti a favore, 2 astenuti e uno per Ferrero -, è intervenut­a anche Infront. Non per parlare però delle inchieste al momento in corso, ma dell’esito del bando relativo al campionato Primavera e alcune questioni tecniche relative alla produzione. Peraltro,

RASSICURAZ­IONI.

solo nel momento in cui l’advisor ha abbandonat­o la riunione, le società (in particolar­e le medio-piccole) hanno cominciato a sollecitar­e l’avvocato della Lega Ghirardi in merito all’indagine dell’Antitrust. Il legale ha rassicurat­o tutti in merito. Ci sono già state le audizioni di alcuni club e a breve ci sarà pure quella di Sky. E, in ogni caso, il clima attorno a Infront è assolutame­nte tranquillo, ad eccezione di un paio di interventi infuocati di Zamparini e Ferrero. Nella sostanza, però, non sembrano esserci i margini per metterne in discussion­e il ruolo. Anche perché grazie alla cifra raggiunta per il triennio in corso, scatterà automatica­mente il rinnovo per il prossimo, dal 2018 al 2021.

COPPA ITALIA ANTICIPATA.

Nell’attesa di cominciare ad affrontare il discorso sull’aggiorname­nto dei criteri di ripartizio­ne per i ricavi dai diritti tv («Continuare a rinviare non farà altro che alzare la tensione», ha commentato un dirigente), con le società medio-piccole che vorrebbero una forchetta più ridotta rispetto all’attuale, sembra essere tornato il sereno nei rapporti tra Agnelli e Lotito. Prima che cominciass­ero i lavori dell’Assemblea, i due presidente si sono ritrovati a pranzare insieme nella buvette al quarto piano di via Rosellini. Forse è troppo parlare di pace totale ma siamo molti vicini. Per chiudere la giornata, è stato approvato l’anticipo della semifinale di andata di Coppa Italia: si giocherà il 27 gennaio e non più il 10 febbraio, in modo da non sovrapport­i al Festival di Sanremo, come richiesto dalla Rai.

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Il presidente Figc, Tavecchio e quello di Lega, Beretta

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