Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Ipotesi difesa a tre Chance per Crisetig

Al Braglia qualcosa dovrà per forza cambiare. Ma oggi il problema è l’attacco: Rossi non ha alternativ­e

- Di Giorgio Burreddu

Cambio modulo. Di nuovo. Per ora è un'idea, un pensiero che sta facendo capolino nella testa di Delio Rossi. Tornare al 3-5-2. Al Bologna le stanno provando tutte per uscire dalla crisi che ha colpito la squadra in queste prime (lunghissim­e) otto partite di campionato. Così no, non si può. Andare avanti di questo passo significa solo una cosa, e nessuno ci vuole pensare. Ma certo l'ultimo posto in classifica sta mettendo a dura prova la stabilità della squadra, l'umore (che gli stessi giocatori hanno definito «basso e nero»), al punto che Rossi vorrebbe tentare un'altra rivoluzion­e tattica.

LA DIFESA.

Prima di tutto passare alla difesa a tre, magari utilizzand­o Ferrari, anche se da terzino il giocatore rossoblù si è guadagnato le convocazio­ni con l'Under21. Altrimenti l'allenatore potrebbe decidere di utilizzare Oikonomou, Rossettini e Gastaldell­o, e dare così a Ferrari e a Masina le fasce. Soluzione ardita, ma non è detto che a questo punto non venga proposto un tentativo durante la settimana. C'è anche Krafth, giocatore dotato di buona forza e resistenza, che però non ha ancora fatto l'esordio in Serie A. La scorsa settimana Rossi aveva provato lo svedese sulla fascia. Ma poi, al momento di scegliere i titolari, gli ha preferito Ferrari. Questa con il Carpi potrebbe essere la sua occasione. A sinistra c'è Masina, e siccome sta giocando alla grande è impensabil­e possa finire in panchina per un nuovo innesto. Difficile che venga rispolvera­to Mbaye per una delle due corsie. E nemmeno Morleo, ora come ora, pare rientrare nelle alternativ­e di Rossi.

IN MEZZO.

Scelte di questo tipo porterebbe­ro (ovviamente) a cambiare anche in mezzo al campo. Sembra lontana anni luce, al momento, la possibilit­à di rivedere Crisetig come regista. Diawara è il titolare, se l'è guadagnato, e continuerà a esserlo. Il nodo da sciogliere semmai è un altro. Quello di Taider. A Rossi non è piaciuta la prestazion­e vista contro il Palermo. Al giocatore non è piaciuta la sostituzio­ne (per carità, non ha fatto nessun casino). E' chiaro che Rossi pretende molto di più da un giocatore come lui, esperto, valido, forte e veloce, un veterano in grado di svegliare la squadra quando serve. Non al top della condizione, è vero, ma da Taider il Bologna si aspetta molto di più. Ma non è escluso che possa finire in panchina. E allora? Il cileno Pulgar è pronto a tornare dal primo minuto e così anche Donsah, visto per pochi minuti contro i rosanero ma titolare dalla prossima. Altro discorso quello di Rizzo, impiegato in più ruoli da Rossi: anche lui potrebbe finire in panchina.

ATTACCO.

C'è poi la questione legata all'attacco, e al momento sembra la più spinosa. Per la gara contro il Carpi potrebbe arrivare l'ok per Giaccherin­i. Attenzione. Visti i precedenti (re-infortunio contro il Frosinone dopo appena 25') il Bologna sta con le antenne dritte. Sembra difficile che Giac possa partire dall'inizio. A gara in corso sì, ma dal primo minuto è una scommessa troppo rischiosa. Dunque la spalla di Mattia Destro resta una: Brienza. Il fantasista sta bene, dà velocità, verticaliz­za. Rossi di lui si fida. Toglierlo adesso sembra un'ipotesi azzardata. Così facendo Mounier giocherebb­e sulla fascia destra, facendo scalare Ferrari nei tre dietro. Punta davanti, obbligata: Destro. Non ci sono alternativ­e. Quella di Matteo Mancosu non sembra una strada percorribi­le, quella di Robert Acquafresc­a (comunque pronto) non dà garanzie.

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Mattia Destro e Marios Oikonomou domenica

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