Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Ipotesi difesa a tre Chance per Crisetig
Al Braglia qualcosa dovrà per forza cambiare. Ma oggi il problema è l’attacco: Rossi non ha alternative
Cambio modulo. Di nuovo. Per ora è un'idea, un pensiero che sta facendo capolino nella testa di Delio Rossi. Tornare al 3-5-2. Al Bologna le stanno provando tutte per uscire dalla crisi che ha colpito la squadra in queste prime (lunghissime) otto partite di campionato. Così no, non si può. Andare avanti di questo passo significa solo una cosa, e nessuno ci vuole pensare. Ma certo l'ultimo posto in classifica sta mettendo a dura prova la stabilità della squadra, l'umore (che gli stessi giocatori hanno definito «basso e nero»), al punto che Rossi vorrebbe tentare un'altra rivoluzione tattica.
LA DIFESA.
Prima di tutto passare alla difesa a tre, magari utilizzando Ferrari, anche se da terzino il giocatore rossoblù si è guadagnato le convocazioni con l'Under21. Altrimenti l'allenatore potrebbe decidere di utilizzare Oikonomou, Rossettini e Gastaldello, e dare così a Ferrari e a Masina le fasce. Soluzione ardita, ma non è detto che a questo punto non venga proposto un tentativo durante la settimana. C'è anche Krafth, giocatore dotato di buona forza e resistenza, che però non ha ancora fatto l'esordio in Serie A. La scorsa settimana Rossi aveva provato lo svedese sulla fascia. Ma poi, al momento di scegliere i titolari, gli ha preferito Ferrari. Questa con il Carpi potrebbe essere la sua occasione. A sinistra c'è Masina, e siccome sta giocando alla grande è impensabile possa finire in panchina per un nuovo innesto. Difficile che venga rispolverato Mbaye per una delle due corsie. E nemmeno Morleo, ora come ora, pare rientrare nelle alternative di Rossi.
IN MEZZO.
Scelte di questo tipo porterebbero (ovviamente) a cambiare anche in mezzo al campo. Sembra lontana anni luce, al momento, la possibilità di rivedere Crisetig come regista. Diawara è il titolare, se l'è guadagnato, e continuerà a esserlo. Il nodo da sciogliere semmai è un altro. Quello di Taider. A Rossi non è piaciuta la prestazione vista contro il Palermo. Al giocatore non è piaciuta la sostituzione (per carità, non ha fatto nessun casino). E' chiaro che Rossi pretende molto di più da un giocatore come lui, esperto, valido, forte e veloce, un veterano in grado di svegliare la squadra quando serve. Non al top della condizione, è vero, ma da Taider il Bologna si aspetta molto di più. Ma non è escluso che possa finire in panchina. E allora? Il cileno Pulgar è pronto a tornare dal primo minuto e così anche Donsah, visto per pochi minuti contro i rosanero ma titolare dalla prossima. Altro discorso quello di Rizzo, impiegato in più ruoli da Rossi: anche lui potrebbe finire in panchina.
ATTACCO.
C'è poi la questione legata all'attacco, e al momento sembra la più spinosa. Per la gara contro il Carpi potrebbe arrivare l'ok per Giaccherini. Attenzione. Visti i precedenti (re-infortunio contro il Frosinone dopo appena 25') il Bologna sta con le antenne dritte. Sembra difficile che Giac possa partire dall'inizio. A gara in corso sì, ma dal primo minuto è una scommessa troppo rischiosa. Dunque la spalla di Mattia Destro resta una: Brienza. Il fantasista sta bene, dà velocità, verticalizza. Rossi di lui si fida. Toglierlo adesso sembra un'ipotesi azzardata. Così facendo Mounier giocherebbe sulla fascia destra, facendo scalare Ferrari nei tre dietro. Punta davanti, obbligata: Destro. Non ci sono alternative. Quella di Matteo Mancosu non sembra una strada percorribile, quella di Robert Acquafresca (comunque pronto) non dà garanzie.