Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Allegri: C’è la Coppa, c’è l’entusiasmo
«Dobbiamo cavalcare l’onda e rubare punti a tutte le altre»
Notte di Champions League, attesa serena. La Juventus ritardataria in campionato, è d’altronde a suo agio nella dimensione europea, a punteggio pieno dopo due giornate e consapevole di poter ipotecare già gli ottavi. «Dobbiamo interpretare la partita come se fosse secca, consapevoli che se vinciamo diventa decisiva: si gioca City-Siviglia e abbiamo l’opportunità di rubare punti a una oppure a entrambe. Certo, non dovremo sottovalutare il Borussia, ma se lo facessimo non saremmo maturi. E non dovremo cavalcare l’onda d’entusiasmo sollevata dalle due precedenti vittorie: in Champions tutte le avversarie sono forti e i tedeschi restano in corsa per qualificarsi. Oltretutto, con il nuovo allenatore, hanno infilato una buona serie di successi: il modo di giocare non è cambiato, ma lo spirito è diverso. E’ una squadra composta da buoni giocatori, rapidi e di qualità: bisognerà dare il massimo per ottenere il massimo».
DISCUSSIONE. Max parla di reparti e di singoli. Della linea difensiva confermata in blocco («Rugani è affidabile, ma ha davanti i migliori d’Europa: deve continuare a lavorare e aspettare il suo momento»), di Buffon che sta bene e ci sarà (strappando a Del Piero il primato dei minuti giocati in maglia bianconera), delle punte che consentono più soluzioni, di Dybala che «deve ambientarsi e crescere», di Khedira che «a livello tecnico-tattico è tra i migliori d’Europa e che a San Siro ha fatto una partita straordinaria: a volte non si vede neanche, però sbaglia poco». E poi di Pogba, che non è ancora se stesso: «E’ in un periodo in cui deve un po’ ritrovarsi, tornare a fare le cose semplici che sa fare. Per noi è un calciatore importante: può darci molto e da lui pretendo molto. Unico bianconero inserito nei 23 per il Pallone d’Oro? Ha tanti margini di miglioramento, è importante che si metta in discussione...».
CATTIVERIA. L’allenatore bianconero ha qualcosa da dire anche su Cuadrado, pure grande protagonista nell’ultimo scorcio di stagione: «Ha ottime qualità e sta facendo buone cose, crea superiorità numerica e per noi è importante, però, come gli dico spesso, deve diventare ancora più determinante, soprattutto negli ultimi venti metri come assist e gol». Giudizi che scolorano in analisi più ampie, le valutazioni collettive si sovrappongono ai ritratti individuali: «La condizione generale è buona, fisicamente stiamo crescendo. Ci manca cattiveria? Cosa significa? A volte, quando sento parlarne, non so darmi neanch’io una spiegazione. Nel calcio non si vince picchiando gli avversari o facendo risse, ma dando intensità al gioco e facendo girare veloce il pallone».
«Rugani deve saper aspettare, dietro ai migliori d’Europa Cuadrado ok ma può fare di più e meglio»
CONCLUSIONE. Chiude con una riflessione su San Siro, sulle buone indicazioni ricavate e sulle lacune da colmare: «Abbiamo fatto bene, però dobbiamo migliorare negli ultimi trenta metri, nell’ultimo passaggio e nella conclusione a rete: di certo non è un problema di cattiveria. Siamo in ritardo in classifica, il punto ha cambiato poco, ma la prestazione offerta è stata importante: giocare così, in momento difficile, ci ha dato un’iniezione di fiducia».