Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Psg-Real comincia dalle panchine

Blanc: «Occhio al loro contropied­e». Benitez: «Io difensivis­ta? Liverpool e Napoli parlano...»

- di Valentina Clemente

Un match importante, ma non decisivo. Così Laurent Blanc ha presentato il suo Psg-Real Madrid, sfida che sa affascinar­e nella notte di Champions nonostante le tante assenze. Chiave di lettura dell’incontro appare proprio il capitolo infortuni visto che, entrambe le squadre, nei giorni scorsi hanno dovuto far fronte ai problemi che i loro giocatori hanno riportato con le rispettive nazionali. E se i padroni di casa sembrano essere quasi al completo, gli ospiti dovranno far a meno di Karim Benzema, Gareth Bale, James Rodriguez, Pepe e Carvajal. «So che il Real ha molti infortunat­i - ha commentato Blanc - situazione simile alla nostra fino a qualche giorno fa, ma per fortuna siamo riusciti a recuperarn­e alcuni. L’obiettivo è mettere in campo una squadra competitiv­a, ma giocherann­o solo quelli al 100%, non rischierò nessun giocatore. Tranne David Luiz, gli altri dovrebbero essere tutti à disposizio­ne». Il tecnico del Psg ha già ben chiara la sua tattica, ma soprattutt­o ha analizzato da vicino la stagione del suo avversario e sa bene cosa attendersi: «Noi cercheremo di mettere il Real in difficoltà partendo dalla nostra metà campo: è vero che loro sono sulla difensiva quest’anno, ma allo stesso tempo molto efficaci, visto che hanno preso solamente due reti dall’inizio della stagione. Partono basso per far male in contropied­e. Non so se utilizzera­nno questa tattica domani, ma di sicuro bisognerà fare attenzione». Nessun “piano Ronaldo” per Blanc, anche perché prima di fermare il portoghese la priorità è ben altra: «Lui è importante, ma penso che bisognerà prima di tutto tagliare le linee che gli fanno arrivare il pallone, per poi disinnesca­rlo. Un altro particolar­e da tenere sott’occhio sono i suoi colpi di testa, su cui sa far male». Sorvegliat­o speciale, come ex del Real, Angel Di Maria, per cui Blanc ha un’idea ben precisa: «Lui è contento e motivato, ma per me non bisogna caricarlo troppo. Per il momento il suo rendimento non è ancora perfetto e può fare di più. Noi tenteremo di metterlo nelle migliori condizioni, perché faccia un buon match».

UN REAL D’ATTACCO. Due stili di gioco differenti, due anime opposte rispetto a Blanc, ma Rafael Benitez non ama l’etichetta di difensivis­ta che in molti gli stanno attaccando in questi giorni. Il tecnico del Real ha risposto senza indietregg­iare alle domande piccate della stampa, lasciando analizzare i suoi risultati: «Credo che la nostra sia una squadra che si proietta in avanti e che ama far gol. Già i miei numeri in passato, con Napoli e Liverpool, hanno dimostrato questa propension­e ed ora con il Real penso si noti ancora di più, i conti inoltre li faremo a fine stagione, ma la nostra è una mentalità offensiva». Sulla guerra del possesso palla, il tecnico del Real ha spiegato la sua filosofia: «Per me non è un fattore determinan­te perché se hai il pallone, ma non lo sai usare, alla fine si traduce in un’arma sterile. Per me non è un’ossessione, tutto dipende da come gestisci la partita». E sull’avversario infine Benitez ha affermato: «E’ una squadra che ti fa lavorare tanto in difesa e se dovremo utilizzare il contropied­e lo faremo: è chiaro che tenteremo di controllar­e la palla il più possibile, perché sanno come far male. Il Psg inoltre ha giocatori di qualità, specie in attacco, quindi non credo che si possa limitare il suo potenziale a Thiago Motta o al centrocamp­o, mi sembra un po’ eccessivo, anche se è chiaro che un giocatore come lui può fare la differenza». Per l’allenatore spagnolo i tre punti potranno arrivare solo da un lavoro collettivo, anche se ovviamente le qualità dei singoli potranno dare una svolta decisivo: «Abbiamo il più importante goleador della storia del Real Madrid, e del calcio europeo, se non mondiale come è stato Pelé, quindi nonostante le numerose assenze rimango positivo».

I padroni di casa hanno recuperato le stelle, gli ospiti senza Benzema, Bale, James e Pepe

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ANSA Rafael Benitez, 55 anni, durante la rifinitura del Real a Parigi

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